da Milano
Gli svantaggi di una fusione Air One-Alitalia hanno il loro aspetto più evidente nel ritorno al monopolio sulla tratta Milano-Roma; un fatto che porrebbe seri problemi di Antitrust, sia italiano che europeo, e che esporrebbe la compagnia a un forte pressing da parte dei concorrenti. Il ringiovanimento della flotta porterebbe a un aumento dei cosiddetti costi di proprietà (i leasing degli aerei). I costi complessivi della nuova compagnia si allineerebbero allinsù: oggi la struttura di costi di Air One è inferiore a quella di Alitalia, ma è assodato - come osserva Paolo Rubino, partner di Aerbiz - che in caso di acquisizioni i costi si livellano su quelli più alti, e non su quelli più bassi (i costi del personale per Air One sono inferiori anche perchè si tratta di una compagnia con 10 anni di vita, contro i 60 di Alitalia: la media del personale ha unanzianità inferiore). La fusione non porterebbe a un incremento di flotta sul lungo raggio, il segmento sul quale si giocano ancora i maggiori profitti. Carlo Toto ha annunciato lingresso nella flotta di Air One di 20 aerei di lungo raggio nei prossimi cinque anni (indipendentemente dallacquisizione di Alitalia). Poichè è difficile reperire velivoli sul mercato (pressochè impossibile acquistarli nelle fabbriche, la cui capacità è ormai assegnata per i prossimi 4-5 anni), le probabilità che lincremento avvenga con velivoli usati, anche di famiglie diverse da quelli oggi utilizzati dallAlitalia: cosa che porterebbe con sè delle diseconomie se le due flotte andranno a integrarsi. Va anche considerato che limmissione in flotta di un aereo di lungo raggio - come ha detto nei giorni scorsi lad di Eurofly, Gianni Rossi - comporta una previsione di perdite di 20 milioni di euro nellarco dei primi 18-24 mesi di esercizio; fino a quando, cioè, la sua attività non vada a regime. Proprio gli aspetti economici sono un elemento di vulnerabilità.
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