«Una monorotaia sulla Togliatti Così miglioreremo la viabilità»

Il Comune sta pensando a riprogettare il «corridoio della mobilità» della Togliatti. L’idea della giunta Alemanno è quella di trasferirlo nello square centrale, dove già si trova nel Municipio X, anche negli altri Municipi che ne vengono attraversati. Lo riferisce l’assessore comunale alla Mobilità Sergio Marchi che ieri ha preso parte all’inaugurazione del nuovo corridoio della mobilità tra Anagnina e Tor Vergata. A maggio infatti, dopo la morte di una bambina investita da un jumbobus della linea 451, il sindaco annunciò di voler rivedere il «corridoio» della Togliatti. «Dovremo studiarlo assieme ai Municipi - ha aggiunto Marchi - con i piani del traffico municipali che inizieremo a discutere a ottobre. Ci piacerebbe se quel corridoio potesse diventare il primo esperimento dove transita un mezzo più coerente con l’urbanizzazione della zona, ad esempio potremmo studiare la possibilità di una monorotaia o di un trasporto comunque su ferro».
Sempre in tema di mobilità ieri è stata presentata in aula consiliare una mozione per l’ampliamento dell’attuale sistema di trasporto pubblico, «al fine di portare migliorie alla mobilità della città di Roma, integrando il sistema di metropolitane con una monorotaia sopraelevata concepita per facilitare quelle aree urbane attualmente non servite né da metropolitana né da linee FR, come le zone che afferiscono alla via Nomentana, attualmente sprovviste di tali collegamenti». Lo rende noto Lavinia Mennuni, membro della Commissione Mobilità e Trasporti e Delegata del Sindaco per le Pari Opportunità e i rapporti col Mondo Cattolico.

«L’obiettivo - si legge in una nota - è di sfruttare la potenzialità di questo sistema, che costituisce un’opera intermedia tra gli autobus e la metropolitana, di costo notevolmente inferiore a queste ovvero di un terzo circa del costo delle metropolitane sotterranee, difatti mentre per la realizzazione della futura Linea D si sono stimati 100 milioni di euro per chilometro, per questo sistema di trasporto ultramoderno sono stati valutati 40 milioni per chilometro, con la prerogativa di essere svincolato dal traffico di superficie e perfino di consentire un impatto ambientale sostenibile. Questo innovativo mezzo di trasporto oltre a snellire il traffico della capitale andrà ad integrarsi con il trasporto cittadino esistente».

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