Montali avverte: «Lazio-Roma resti una partita, non La partita»

RomaC’è chi si inventa il derby della colazione (i proprietari di uno storico bar laziale alla Magliana in caso di sconfitta offriranno caffè e cornetto ai romanisti per una settimana) e chi va in pellegrinaggio al club giallorosso del Testaccio (anche tifosi juventini). C’è chi invece ricorda il gesto di Totti dopo il successo giallorosso dell’andata (il pollice verso mostrato alla curva Sud a simboleggiare la retrocessione dei biancocelesti). «Lo ricordiamo, siamo pronti per il biscottino...», ironizza il capitano della Lazio Tommaso Rocchi.
C’è anche chi si affida alla scaramanzia: la presidentessa Rosella Sensi diserterà l’Olimpico e guarderà il derby in tv, come per il match di andata vinto dalla Roma per 1-0. E c’è chi lancia una provocazione: «La partita più bella tra Lazio e Roma è quella che si gioca sugli spalti, è lì che va in scena lo spettacolo vero, quello per il quale i calciatori dovrebbero pagare», sottolinea Zeman, che il derby l’ha vissuto su entrambe le panchine ed è stato il primo a definirla una partita come le altre.
L’atmosfera che accompagna il derby capitolino è stranamente più tranquilla del solito. È la «normalizzazione» della stracittadina, come predica il dirigente romanista Gian Paolo Montali? «L’importante per noi è che non diventi “la partita”, ma che resti una partita», il messaggio dell’ex tecnico di pallavolo ora diventato coordinatore e ottimizzatore delle risorse umane del club di Trigoria. Una delle chiavi del sorprendente campionato giallorosso, dicono in molti.
La Questura, che ha chiesto l’anticipo alle 18.30 per godere di qualche ora di luce in più a garanzia di un migliore afflusso allo stadio, prepara il piano di sicurezza che non prevede particolari dispositivi ma «un’attenzione massima». I tecnici studiano bene la sfida e pensano a un atteggiamento tattico prudente.

Reja è già sicuro di non schierare il tridente d’attacco della sua Lazio, Ranieri ci sta pensando e per ora fa solo qualche prova, attendendo magari buone notizie domani sera da San Siro. Possibile che due come Zarate e Toni, ancora non sicuri di restare a Roma nella prossima stagione, rischino di non partire titolari nel derby. Ma guai a sorprendersi, il derby di sorprese ne regala sempre qualcuna...

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