Il Monte taglia i costi Dipendenti in sciopero

Mentre Rothschild continua la caccia agli acquirenti delle quote della banca messe in vendita dalla Fondazione e nelle contrade incalza il toto-nomine sul successore di Mussari, in casa Mps scoppia una nuova grana. I sindacati hanno infatti annunciato un pacchetto di 15 ore di sciopero a partire dall’intera giornata di venerdì 16 marzo. Mossa decisa dopo che il cda dell’istituto ha dato mandato al direttore generale, Fabrizio Viola, di studiare una drastica cura dimagrante ai costi del personale. «L’obiettivo è salvaguardare i livelli occupazionali», scrive Mps aggiungendo che «la programmazione 2012 sconta gli effetti delle diverse manovre che hanno cambiato lo scenario previdenziale allungando notevolmente i tempi per maturare il requisito pensionistico, con i riflessi conseguenti sul processo di riduzione e ricomposizione degli organici».
Guardando al piano industriale 2011-2015, le sole minori uscite per esodo negli esercizi 2011 e 2012 determineranno risparmi inferiori a quanto preventivato. Viola avrebbe indicato ai sindacati uno sbilancio dei costi operativi rispetto al budget 2012 di 60-70 milioni. Per riequilibrare il profilo economico del gruppo è necessario ridurre le spese per il personale di circa il 3% «con un piano di solidarietà della durata di un anno (ovvero una riduzione di orario di uno-due giorni al mese). Le proposte riguarderanno tutti i 31mila dipendenti, dalle aree professionali ai quadri, dirigenti e top manager. A Siena c’è molta preoccupazione e si temono provvedimenti drastici come l’apertura della procedura per i licenziamenti collettivi.

Un clima di austerity che stona con il comunicato arrivato ieri da Cortina Turismo in cui si annuncia una nuova partnership fra Mps e Cortina d’Ampezzo: i top manager della banca hanno in cantiere progetti di marketing all’ombra delle Dolomiti, a partire dalla prossima stagione estiva. Quando si dice il tempismo.