da Milano
Gli indiani per dire di sì sbattono la testa come se non fossero daccordo. Allinizio intendersi non è facile. Molti orientali - cinesi, filippini - ridono per limbarazzo: più il datore di lavoro li rimprovera, più la loro espressione sembra felice. Comportamenti diversi possono generare molti equivoci, e a contatto con gli stranieri se si usano delicatezza e attenzione non si sbaglia mai. Ma quando si è tra connazionali, questa vigilanza cade: parliamo gli stessi linguaggi, quello delle parole e quello dei gesti. Ma gli incidenti sono sempre in agguato, e le gaffe possono essere fastidiose.
Il direttore generale di Federmeccanica, Roberto Santarelli, 57 anni, ha un tic nervoso: scuote il capo come chi vuol dire di no. Fa un po lindiano. Chi lo sa, ci ha fatto labitudine. Chi non lo sa - visto anche il suo ruolo professionale - se anche si sorprende, ha leducazione di stare zitto almeno finché non capisce. Se linterlocutore, però, è Luca di Montezemolo, presidente della Confindustria e, indirettamente, datore di lavoro di Santarelli, le cose possono andare diversamente. Le intemperanze di Luca-Luca sono note; ne fanno le spese anche i colleghi che siedono in Giunta, figuriamoci i sottoposti.
Al direttivo di Federmeccanica chiamato a discutere dellanticipo di 30 euro in busta paga deciso dalla Fiat, qualche giorno fa, Montezemolo stava illustrando il suo punto di vista ma Santarelli sembrava in palese disaccordo. Passi una, passi due, ma al terzo diniego espresso con ampi cenni del capo, Montezemolo è entrato in rotta di collisione: «Sei vecchio, cercati un altro lavoro» gli ha gridato mentre i presenti allibivano. Montezemolo, detto tra parentesi, ha tre anni più di Santarelli. Tra limbarazzo generale la riunione si è conclusa.
Montezemolo scivola sullequivoco Gaffe (con scuse) per un tic nervoso
Il direttore dellassociazione muove il capo come per diniego E il presidente: «Vattene a casa»
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