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L’operazione “pungente”: quando i parà inglesi rubarono il radar segreto di Hitler

Nel 1942 un gruppo di incursori paracadutisti strappò alla Luftwaffe i segreti del radar Würzburg in un raid notturno che aprì la strada alla guerra elettronica e fece vacillare le certezze della “Fortezza Europa”

L’operazione “pungente”: quando i parà inglesi rubarono il radar segreto di Hitler
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27 febbraio 1942. La botola posta al centro del lungo corridoio della lamiera sottile e traballante che costituisce il ventre di un bombardiere Whitley convertito ad un nuovo uso si apre sotto gli stivaletti chiodati di una nuova specialità dell’esercito. Così, alcuni tra i primi paracadutisti e commando vedono culminare nel rompersi dell’onda sulla battigia l'enorme macchia scura che era il mare della Manica. Pochi istanti, giusto il tempo di notare la particolare conformazione di una conca tra le scogliere e, distante, una villa solitaria che domina la scogliera, illuminata a tratti dai proiettili traccianti della contraerea che ha trovato nuovi bersagli. Poi il salto nella botola per scomparire nel buio. Ha inizio l’Operazione Biting, che noi possiamo tradurre in “pungente”.

Il raid di Bruneval, dal nome della località francese dove è stato condotto, Saint-Jouin-Bruneval, Alta Normandia, fu condotto da un raggruppamento di uomini scelti dallo Special Combined Headquarters inglese, e può essere tranquillamente annoverato tra le prime operazioni dedicate alla guerra elettronica della storia. L’obiettivo, infatti, era la soppressione e sottrazione di componenti specifiche — a chiari fini di spionaggio — di una stazione radar installata nei pressi di una villa occupata dalla Luftwaffe, l’aviazione tedesca che si era battuta duramente con la Royal Air Force inglese nella battaglia d’Inghilterra e aveva imparato, a sue spese, a fare i conti con il vantaggio concesso dai radar del sistema Chain Home. La stazione radar di Bruneval, localizzata a poche centinaia di metri da una tipica villa normanna “militarizzata”, era dotata di un’apparecchiatura del tipo “Würzburg”, considerata l'apparato radar più sofisticato dell’epoca.

Fotografato dai ricognitori che si spingevano temerariamente fino alla costa nemica per effettuare voli a bassissima quota nella speranza di non cadere preda della caccia avversaria, il radar di Bruneval, situato nei pressi di Le Havre, era stato selezionato per la sua “accessibilità” dal comando delle Operazioni Combinate e proposto all'ammiraglio Louis Mountbatten come possibile obiettivo per un raid di commando che avrebbe potuto fornire agli specialisti le informazioni essenziali per sviluppare le contromisure adeguate a inficiare la tecnologia messa a punto dagli scienziati di Berlino.

A prendere parte all'operazione fu una compagnia dei neoformati “Diavoli Rossi” del 1° Battaglione paracadutisti, personale della Royal Australian Navy — cui venne affidato il compito di recuperare via mare i parà per mezzo dei nuovi Landing Craft Assault, i mezzi da sbarco che sarebbero diventati protagonisti di tutte le grandi operazioni anfibie della guerra — e il No.12 Commando, la nuova formazione autonoma di soldati d'élite a cui il primo ministro Churchill voleva affidare la cosiddetta “guerra sporca”.

Ai commando sarebbe spettato il compito di coprire l’esfiltrazione dei paracadutisti, che — una volta sottratte le parti essenziali del radar grazie alla presenza di dieci uomini scelti dei Royal Engineers e di uno specialista della Royal Air Force incaricato di “individuare” le componenti fondamentali — dovevano ripiegare verso la spiaggia dove li attendevano i mezzi da sbarco.

Con il favore dell'oscurità, nella fredda notte del 1942, quando l'esito della guerra era ancora estremamente incerto, un centinaio di paracadute si aprirono silenziosamente nei cieli di Le Havre e posarono a terra i razziatori di radar che, dopo una lunga serie di raid oltremanica fallimentari, portarono a casa il “bottino”, mettendo a segno un'operazione in territorio nemico e registrando la perdita di 3 uomini su un totale di 120 incursori coinvolti.

Il raid di Bruneval, dalla pianificazione decisamente complessa, dimostrò che la “Fortezza Europa” poteva essere penetrata, alzando il morale degli inglesi e del Comando delle Operazioni Combinate che avevano sopportato una serie di sanguinosi e imbarazzanti fallimenti, oltre a fornire le importanti informazioni che contribuirono alla guerra elettronica che vedeva la sua “alba”. L'analisi dei documenti trafugati dal commando permise agli esperti di scoprire i segreti del sistema noto con il nomignolo di “Freya-Meldung-Freya”, impiegato per localizzare i bombardieri britannici diretti verso la Germania e allertare la difesa aerea, consentendo alla RAF di escogitare le contromisure necessarie.

Il successo degli incursori paracadutisti, che per la prima volta piombarono con i loro Denison smock e i mitra Sten per colpire oltre Manica, preoccupò l'alto comando tedesco al punto da ordinare un rafforzamento dell'intero settore. Una decisione che peserà, e non poco, sul vantaggio degli Alleati nell'Operazione Overlord, lo sbarco in Normandia.

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