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Montolivo, Aquilani e Cassano: l’Italia che piace al Milan

Mister X? Chissà che non indossi la maglia azzurra. Gli indizi ci sono tutti. Da tempo, infatti, la Nazionale non era così di moda in via Turati. Tanto che la sfida con la Spagna potrebbe essere stata il viatico del calciomercato rossonero.
Già ci immaginiamo Adriano Galliani davanti alla tv l'altra sera stropicciarsi gli occhi davanti alle prodezze dei ragazzi di Prandelli, capaci di infliggere ai campioni di tutto in carica una delle rare sconfitte degli ultimi anni. E con lui Max Allegri, suo ospite d'onore nel consueto feudo estivo di Forte Marmi.
Proprio nei minuti in cui in Inghilterra tramontava definitivamente il sogno Fabregas (non è ancora ufficiale, ma sembra proprio che Cesc sarà un giocatore blaugrana), a Bari Riccardo Montolivo metteva in mostra tutte le sue doti. Tocchi di classe, duttilità tattica, personalità da grande squadra. Il centrocampista della Fiorentina ha mandato in tilt le Furie Rosse giocando inaspettatamente da trequartista. Un ruolo per lui praticamente inedito, ma ben interpretato. Non è un caso che sia arrivato anche il gol, il primo con l'Italia in 25 presenze. E pure di pregevole fattura.
Montolivo è nel mirino del Milan da quando in primavera ha rifiutato il rinnovo propostogli dai Della Valle. Il suo contratto scade nel giugno 2012 e la Fiorentina ha tempo fino al 31 agosto per monetizzare la perdita. Dopo, infatti, il 26enne di Caravaggio sarà libero di firmare per qualsiasi squadra voglia senza che i viola abbiano voce in capitolo. E soprattutto senza che a Firenze arrivi un soldo.
Gli agenti del calciatore hanno già un accordo di massima con Galliani. Il quale, armato di ferrea pazienza, si è messo sulla riva dell'Arno in attesa che la controparte ceda. Per il momento però i Della Valle sono irremovibili: o arriva un'offerta superiore ai 10 milioni di euro o Montolivo rimarrà un altro anno alla Fiorentina. Poi si vedrà.
Ma al Milan farebbe comodo subito. L'ha detto anche Allegri ieri: «Mister X, se arriverà, sarà un giocatore di qualità, anche se non un top player da 50 milioni di euro». Insomma, un Montolivo. Capace di giostrare in mezzo al campo, da mezz'ala (le sue migliori annate in viola furono da interno sinistro di centrocampo) e ora pure dietro le punte, come dimostrato a Bari.
Se però il Milan dovesse perdere il braccio di ferro con i viola, Galliani avrebbe già pronta l'alternativa. È l'altro goleador azzurro di giornata, Alberto Aquilani. La Juve non l'ha riscattato dal prestito, così il mediano romano se ne è tornato a Liverpool. Dove però hanno smesso di credere in lui dopo la stagione disgraziata disputata con i Reds due anni fa. In bianconero Aquilani ha ripreso a giocare con continuità, senza grossi infortuni, ritrovando geometrie e condizione dei tempi migliori. E pure la convocazione in Nazionale.
Anche lui a fine mercato potrebbe spostarsi a prezzo di saldo. Addirittura 6 milioni di euro, si dice in Inghilterra. Rispetto a Montolivo, ha più doti da regista e tiro da fuori, ma forse meno passo per giostrare da mezza punta. Insomma, più un sostituto di Pirlo che una mezz'ala. Ma Galliani l'ha già promosso. «Di Aquilani se ne può parlare», si è sbilanciato l'a.d. prima di partire per la Cina e vincere la Supercoppa. Il suo procuratore Franco Zavaglia ha raccolto il messaggio. «L'opzione Milan è gradita ad Alberto», ha ribadito ieri. Quando e se i rossoneri si decidessero, l'affare si farebbe. Montolivo permettendo.
E se invece Mister X non arrivasse? Lo stesso Galliani, dopo il trionfo di Pechino, ha frenato sui nuovi acquisti. «Questa squadra è già a posto e potrebbe non aver bisogno di rinforzi». Anche perché il primo potrebbe scoprirlo già in casa. È proprio Antonio Cassano, ispirato come non si vedeva da tempo contro la Spagna. C'è ancora qualche chilo da smaltire, ma FantAntonio sembra aver ritrovato entusiasmo grazie a Prandelli e alla Nazionale. Il ct non lo "costringerà" ad abbandonare il Milan per cercarsi un posto da titolare altrove. «L'importante è che Cassano mantenga la condizione fisica. E non mi meraviglierei se alla fine fosse titolare in rossonero». Magari al fianco di Ibra. Anche il vecchio amico Casillas dispensa consigli. «Antonio, resta a Milano», gli ha detto il portierone iberico a fine partita. Insomma, tutti convinti. Tranne forse uno: lo stesso Cassano.

Riuscirà il barese a mettersi nella zucca che ha il talento per competere con i vari Pato e Robinho per un posto da protagonista a San Siro? Dalla risposta al quesito dipende il suo futuro.

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