Monumenti aquilani adottansi, il sì dei grandi della terra

Francesi, russi, americani, tutti disponibili a diventare padri adottivi di monumenti nostrani. Prole agognata 45 opere d'arte distrutte dal terremoto aquilano, tutte contenute in una lista che il presidente del consiglio offrirà, appellandosi alla generosità altrui, durante il prossimo G8

Monumenti aquilani adottansi, 
il sì dei grandi della terra

L'Aquila-  Per le strade dell’Aquila devastata dal terremoto è stato un continuo via vai in queste settimane di tecnici di tutti i Paesi, dai canadesi agli australiani, inglesi, americani, tedeschi, giapponesi. Tutti al lavoro per preparare le possibili adozioni dei 45 monumenti della lista di nozze che da mercoledì Berlusconi sottoporrà ufficialmente ai Grandi della Terra in Italia per il G8.  Nel governo italiano l'ottimismo non manca, il progetto alla fine sembra troverà molte adesioni.

Tra i primi gli spagnoli Tra i primi ad arrivare sono stati gli spagnoli, interessati alla Fortezza cinquecentesca. Tra i più generosi sembra ci siano i cinesi e i russi, orientati entrambi ad adottare ben due monumenti. Senza contare francesi e australiani, che hanno già annunciato i loro investimenti per la Chiesa delle Anime Sante e per l’oratorio di San Filippo. Ma per le strade dell’Aquila devastata dal terremoto è stato un continuo via vai in queste settimane di tecnici di tutti i Paesi, dai canadesi agli australiani, inglesi, americani, tedeschi, giapponesi.

Ai francesi la chiesa di S. Maria del Suffragio C’è l’impegno dei francesi per la chiesa di Santa Maria del Suffragio, che gli aquilani chiamano delle Anime Sante (ci sono danni per 6,5 mln di euro) e quello degli australiani per l’oratorio di San Filippo Neri (1,4 mln danni), raro esempio di architettura aquilana del Seicento ora adibito a teatro. Già sistemata anche l’abbazia di San Clemente a Casauria (2 mln danni), che usufruirà della generosità di privati, il World Monuments Fund (Wmf) e la Fondazione PescaraAbruzzo dai quali arriveranno 1,4 milioni di euro da aggiungere ai 600 mila del ministero italiano. Nonchè la chiesa di San Marco che si comincia a restaurare da lunedì con soldi della Regione Veneto.

Ai russi il palazzo del Comune In via di definizione le sponsorizzazioni della Spagna per il Forte Spagnolo (ci sono danni per 50 mln), dei russi per la Chiesa di San Gregorio Magno (3,8 mln) e per palazzo Ardinghelli (3,4 mln), l’ex palazzo del comune dell’Aquila, che è uno dei più bei gioielli barocchi della città, progettato dal Fontana nel 1742 per conto di una ricca famiglia fiorentina ora di proprietà del ministero dei beni culturali che ne aveva fatto la sede della sua direzione regionale. I tedeschi dovrebbero aiutare la ricostruzione del centro di Onna, mentre la splendida chiesa di San Bernardino aggredita ferocemente dal sisma (36 mln danni), dovrebbe contare su fondi del Monte dei Paschi di Siena.

Gli americani 'padri' del Duomo? Top secret la scelta Usa. Che da indiscrezioni sarebbero interessati alla chiesa di Santa Maria Paganica all’Aquila (4,5 mln danni) particolarmente cara agli emigrati italiani in Nord America, tanto che Obama avrebbe già deciso di visitarla. I tecnici Usa sembra si siano interessati però anche al Duomo, ovvero la Cattedrale e il Palazzo Arcivescovile (33 mln danni).

Particolarmente disponibili i cinesi: secondo le ultime indiscrezioni, avrebbero puntato il complesso di Santa Maria di Collemaggio, Basilica adorata dagli aquilani, più il convento attiguo (16 mln danni). Con un’alternativa che prevedrebbe finanziamenti per riportare all’antico splendore il Palazzo e Torre di Madama Margherita sede del Comune (4,8mln) e l’attiguo Palazzetto dei Nobili (900mila euro).

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