Niente da fare: Mario Monti non convince l'agenzia statunitense Moody's, che ha declassato nuovamente l'Italia. Il rating del Belpaese è passato quindi da A2 ad A3 con outlook negativo. In particolare, l'agenzia, nonostante riconosca gli sforzi e i meriti dell'attuale esecutivo e di quello di Berlusconi per la creazione di un avanzo primario, sottoline come le riforme attuate negli ultimi mesi "richiedono tempo perché riescano a centrare gli obiettivi, che al momento sono difficili da prevedere". Inoltre, per Moody's è difficile raggiungere quel 5% del Pil di avanzo primario che servirebbe ad abbassare al 60% il debito nei 20 prossimi anni ed avere una crescita solida. Pesano poi il debito pubblico e dell'alto costo del finanziamento.
La decisione dell'outlook negativo, invece, è dovuto alla possibilità di un ulteriore peggioramento delle condizioni economiche italiane a causa di un peggioramente della crisi del debito nell'Eurozona.
Oltre che per l'Italia Moody's ha tagliato il rating di altri 5 Paesi dell'Eurozona: la Spagna è passata da A3 ad A1, il Portogallo da Ba2 a Ba3, Slovacchia e Slovenia dad A1 a A2 e Malta da A2 ad A3. Sulla decisione gravano soprattutto l'incertezza sulle riforme nell'area euro "e le deboli prospettive macroeconomiche nella regione".
Guai in vista per Gran Bretagna, Francia e Austria che vedono peggiorare le previsioni e rischiano ora di perdere la tripla A.
Anche in questo caso la decisione è stata presa per i "crescenti rischi finanziari e macroeconomici derivati dalla crisi dell’eurozona e come l’esacerbarsi di questi rischi crei problemi specifici ai vari paesi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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