La Moratti apre ai finiani e all'Udc Alleati al bivio: o dentro o fuori

Il sindaco pronto a riconoscere pari dignità alla stampella di Futuro e libertà. Ma il Pdl non vuole giochetti: i futuristi rispettino i patti o escano dalla giunta

La Moratti apre ai finiani e all'Udc 
Alleati al bivio: o dentro o fuori

Letizia Moratti apre ai finiani. Con gli ultimi sondaggi che vedono il candidato alle primarie del centrosinistra Giuliano Pisapia prendere quota e con il rischio che Gabriele Albertini, alla fine, ceda alla tentazione della corsa, il sindaco inizia a considerare la stampella dei futuristi utile, se non necessaria, per la riconferma a Palazzo Marino. E ieri prima in pubblico e poi all’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna (primo esponente di Fli in Comune) che ha convocato in ufficio nel pomeriggio, ha ribadito di avere «sempre mostrato apertura di fronte a tutte le formazioni politiche, credo di avere dimostrato la massima apertura». La Moratti ricorda che «l’Udc è in giunta ed è nella nostra maggioranza da sempre, nonostante in altre amministrazioni locali o a livello nazionale non sia parte della compagine di governo». Ai finiani che nei giorni scorsi hanno chiesto il riconoscimento come partito ribadisce che «il mio personale intento è di valorizzare tutte le componenti che hanno lavorato e stanno già lavorando su un programma che naturalmente sarà il programma di governo per il prossimi anni».
Landi ringrazia il sindaco. Ma si augura che, dopo il vertice convocato per lunedì dal sindaco con i colonnelli del Pdl, la posizione personale diventi anche «quella ufficiale del centrodestra, di cui siamo una parte. Vogliamo che la legittimazione arrivi anche da Pdl e Lega e che la smettano con la campagna denigratoria nei nostri confronti». Il «nostro radicamento nel centrodestra è chiaro». Riferisce di aver subito azioni e reazioni molto dure e «non solo verbali» da quando ha aderito al partito dei finiani. Parole sibilline. Ma che si sono tradotte in una denuncia per danneggiamenti all’auto di famiglia qualche giorno fa, ci sono indagini in corso. Il diretto interessato non vuole dare per scontato un collegamento politico. Anche se sembra che un altro dirigente neo-futurista sia stato vittima di un episodio simile. Ci scherza su Barbara Ciabò, la consigliera fuoriuscita nei giorni scorsi dal Pdl: «Si registra una congiuntura astrale sfavorevole alle auto degli esponenti Fli».
Lunedì sarà l’ora di una resa dei conti tra sindaco, colonnelli del Pdl e l’assessore Landi a Palazzo Marino. Dai consiglieri milanesi potrebbe arrivare un aut aut: o Fli e Udc aderiscono da subito ad un patto per la Moratti sindaco, e affrontano con coerenza la campagna elettorale, o gli assessori di riferimento si dimettono dalla giunta. Difficile che Fli possa dare garanzie prima che il leader Gianfranco Fini non abbia preso una posizione a livello nazionale. Il 25 è atteso per l’incontro con i neo-futuristi al teatro Derby e come presidente della Camera dovrebbe passare per un saluto istituzionale con il sindaco a Palazzo Marino.

Per allora, Landi invita i consiglieri che stanno tracheggiando a dire chiaramente se intendono fare il salto: «Non siamo il carro Amsa che raccoglie la spazzatura, chi è convinto lo faccia o diventerà poco affidabile».

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