Moratti bis, tanto federalismo e poco Ecopass

La terza parola è federalismo, «grazie» al quale «aumenteremo i servizi sociali e la cultura senza gravare sui cittadini e senza mettere la tassa di soggiorno». E già nell’incipit c’è la garanzia che gli aiuti sociali d’ora in avanti saranno distribuiti «secondo criteri di residenza e rispetto della legalità». E nelle quattordici paginette del programma elettorale Letizia Moratti non cita mai la parola Ecopass, tanto odiata dai leghisti. Il programma per la ricandidatura a Palazzo Marino chiuso ieri con l’ultimo vertice Pdl-Lega a casa del sindaco ha un sapore molto padano. Gli esponenti del Carroccio sostengono addirittura che «almeno 64 dei cento punti» sono proposte loro. Il vicepresidente della Camera del Pdl Maurizio Lupi ridimensiona «è stato fatto un buonissimo lavoro da parte di tutti, c’è stata grande condivisione». C’è ad esempio quel quoziente familiare tanto caro al Pdl: tariffe più basse per chi ha più figlie e per le nuove fragilità, come genitori single o vedove. Soprattutto, precisa la Moratti «è un programma ancora aperto, prima di presentarlo raccoglierò i contributi dei cittadini». Il 2 aprile si terrà, forse al Teatro Nuovo, la kermesse con il premier Silvio Berlusconi per la presentazione dei 100 progetti realizzati nei cinque anni di mandato.

a «il lancio del programma lo farò più avanti» conferma la Moratti. Perchè il 2 apriranno i gazebo dove i milanesi troveranno una scheda su cui indicare le loro priorità o le piazze e i quartieri che hanno bisogno di un restyling.

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