La Moratti: ecco il mio impegno per trasporti pubblici, crisi ed Expo

Il sindaco si confessa al settimanale Grazia. Ecco le priorità per Milano: mobilità e interventi anticrisi. E sull'Expo dice: "E' una straordinaria opportunità per tutta l’Italia: prevediamo 29 milioni di visite in sei mesi. Il che vuol dire 70 mila posti di lavoro in più in cinque anni". Poi racconta la prima volta da presidente Rai e il marito "senza di lui non sarei quella che sono"

La Moratti: ecco il mio impegno 
per trasporti pubblici, crisi ed Expo

Fare di più per migliorare il trasporto pubblico milanese senza dimenticare le esigenze nuove create dalla crisi economica. Sono queste le priorità in cima alla lista del sindaco di Milano Letizia Moratti per Milano. Un sindaco che si mostra in una veste insolita rispetto alla donna algida e sicura a cui ha abituato i suoi cittadini, ma che ne contatto diretto con la gente riesce a suscitare consensi e simpatia. Al settimanale Grazia, che pubblica una sua intervista, confessa che, anche dopo tanti successi professionali prova «ancora paura tutti i giorni». Una paura che gestisce attraverso lo studio «l’unico modo che conosco per darmi sicurezza». Ma la sua vera fortuna, dice, è «di avere un marito che mi appoggia e mi sta molto vicino. Senza di lui non sarei quella che sono».

L’insicurezza l’ha colta anche alla vigilia di un suo incarico importante: «La notte prima di iniziare in Rai mi sono detta: adesso mi ammalo - racconta - Sì mi ammalo e non ci vado. Avevo paura di non essere all’altezza. Non avevo mai governato un’azienda così grande e così complicata», anche se, a posteriori, di quest’esperienza si dichiara orgogliosa: «Ho preso la Rai in perdita e l’ho lasciata in attivo». Parlando di Milano dice di voler «lavorare sempre di più sul trasporto pubblico, mentre alle emergenze già note si sono aggiunte quelle provocate dalla crisi economica». Ma il pensiero va anche all’Expo «una straordinaria opportunità per tutta l’Italia: prevediamo 29 milioni di visite in sei mesi. Il che vuol dire 70 mila posti di lavoro in più in cinque anni, con una ricaduta formidabile su tutto il Paese».

Un altro appuntamento importante per la sua città è la Settimana della moda. Alla Moratti sarebbe piaciuto «dare uno spazio centrale e importante ai giovani stilisti. Ma non è facile. Credo che i grandi nomi della moda milanese dovrebbero avere più coraggio, possono permetterselo. Basta crederci».

Ma se la moda la interessa lo shopping non è tra i suoi hobby preferiti: «Dopo dieci minuti mi viene il mal di testa - rivela - Ci sono due persone che lo fanno per me

e sono bravissimi, cercano e mi fanno delle proposte: io scelgo». «Preparo tutti i vestiti la domenica. Ho giornate molto impegnative e a volte, sono costretta a cambiarmi in ufficio per arrivare in tempo ad una serata».

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