Inter accerchiata dalle polemiche. Tutta Italia sbraita per la partita dell'Olimpico, ma stavolta la squadra di Moratti non ha colpe. La Lazio e i suoi tifosi sono gli unici sotto accusa. E Moratti si difende anche dalla parole della presidente Rosella Sensi. «Credo che il problema delle polemiche sia tra Roma e Lazio e che non riguardi noi».
Risposta senza se e senza ma. «Durante la partita, devo ammettere che ho sofferto fino alla fine. Sarò particolarmente apprensivo, ma ripeto, ho sofferto fino alla fine. Più che altro, era il pubblico laziale ad essere assolutamente dalla nostra parte e questa è una cosa molto strana». Il presidente ha detto queste cose,conversando con i cronisti sotto gli uffici milanesi della Saras. Sui quotidiani campeggiano le dichiarazioni del presidente giallorosso Rosella Sensi: «Una vergogna vincere così». «Per cosa non saprei, però rispetto la sua sensibilità e preferisco non rispondere», replica Moratti.
Dopo la vittoria dell'Inter sulla Lazio, a due giornate dal termine, «il campionato non è chiuso, nemmeno per sogno». Ne è convinto il presidente nerazzurro, che guarda già alla finale di Coppa Italia contro la Roma e prevede «una battagliona». «È meglio aver vinto ieri ma in tutti i casi il campionato non è chiuso, nemmeno per sogno: ci aspettano ancora due partite difficili». Poi ci sarà la Champions, programma impegnativo. «C'è ancora tempo, quindi credo che la squadra riuscirà a non pensarci». Soddisfatto del lavoro di Josè Mourinho, Moratti sottoscrive quanto detto dal consigliere interista Marco Tronchetti Provera e si augura il portoghese a vita sulla panchina nerazzurra. «Lo penso anche io, per ora ci sono tre anni di contratto e poi vedremo di andare avanti».
Infine il caso Balotelli: apprezzato anche il gesto con cui SuperMario si è riconciliato con il tifo organizzato dell'Inter all'Olimpico: «Deve fare sempre bei gesti, anche nei confronti della squadra, dei compagni e della società. Tutto questo metterà Balotelli in grado di poter giocare».
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