«Stiamo lavorando, stiamo pensando». Massimo Moratti sogna il «young team» che darà lassalto alle grandi dEuropa per metterle nuovamente tutte in fila. Il mercato apre a giugno ma parte a marzo, tanti nomi in agenda ma un primo interrogativo sulluomo che governerà gli affari. Il direttore dellarea tecnica e il nuovo allenatore saranno i primi segnali sul nuovo corso. La posizione di Marco Branca è molto forte, è un dirigente che conosce troppe cose della società per tagliarlo senza considerare le naturali conseguenze. Ha colpe e meriti in misura uguale alle altre componenti, più sensato un cambio per mancanza di motivazioni come per gran parte della squadra. Fra gli eredi Pierpaolo Marino, attuale responsabile allAtalanta: «Posso, sinceramente, smentire qualsiasi voce sul mio futuro che non sia legata alla permanenza allAtalanta - ha dichiarato recentemente -. Ho un contratto di un altro anno e per me lAtalanta è come il Barcellona».
Dirigente scafato, può ridurre la voragine lasciata da Giacinto Facchetti, se Moratti lo chiama, vola, e si porta Ezequiel Lavezzi. Lalternativa è Gabriele Oriali, tagliato per dissapori con Branca. Oriali è interista, conosce lo spogliatoio, farebbe una coppia intrigante con André Villas Boas con cui ha già lavorato ai tempi di José Mourinho. Lattuale tecnico del Chelsea ha ricevuto una conferma a tempo: «Il mio lavoro qui è ben avviato - ha dichiarato -. Nel medio periodo darà buoni risultati ma so che Abramovich ha licenziato tecnici che hanno ottenuto risultati migliori dei miei». Alle sue spalle la bomba a orologeria di Josè Mourinho, segnalato con la moglie a Londra in cerca di appartamento. In Spagna giurano che Moratti sarebbe pronto a unofferta alla quale non si può rinunciare di venti milioni a stagione per Pep Guardiola. La cifra è fuori range e il catalano farebbe coppia con Roberto Baggio, altro salario pesante. Zeman, Capello, Figo, ma lindiziato numero uno è Laurent Blanc, stimatissimo dal presidente, ex giocatore nerazzurro, classe, carisma e un rinnovo con la nazionale francese che non ci sarà. Uno di loro deciderà la rosa dellInter 2012-13. Nessuno vuole segare le gambe alla vecchia guardia, ma se tutto funziona si giocano circa tre gare a settimana e la rosa più anziana della Champions di questanno non ce la può fare. Julio Cesar fino al Mondiale è il titolare, dietro ci sono già Emiliano Viviano e Francesco Bardi, ventanni appena compiuti in comproprietà con il Livorno. Dietro il ricambio non potrà essere indolore, è il reparto più carico di stagioni, esclusi Ranocchia e Nagatomo, ultimamente in evidenti difficoltà, il resto del gruppo è stradatato. Garteh Bale sarebbe un ottimo tonificante ma secondo i calcoli dellAd dellInter, vale circa tre volte il budget di una campagna di rafforzamento. Mats Hummels, 15 milioni, difensore centrale del Dortmund e della nazionale tedesca, non è così impossibile, è stato seguito, dà ampie garanzie e il Borussia non lo cederà mai al Bayern. Alberto Botia viene dalla cantera del Barcellona, è dello Sporting Gijon, è grande, grosso e titolare dellUnder 21, costa 8 milioni.
In mezzo cè in progetto laccoppiata del Psv Eindhoven formata da Wijnaldum e Strootman, classe 90, circa 20 milioni per i due cartellini, il primo è un centrocampista offensivo, il secondo un centrale, il classico mastino che si piazza davanti alla difesa. Davanti la situazione è delicata, Lucas è legato alla conferma di Branca, Lavezzi, clausola rescissoria di 31 milioni, è il sosia di Messi sogno della famiglia Moratti. Mattia Destro, cinque anni nelle giovanili nerazzurre, è un ritorno da non sottovalutare.
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