Sport

Moratti, niente Capello: sotto a chi tocca

Abbandonata la pista Villas Boas (che andrà al Chelsea), il favorito sembrava essere il ct dell’Inghilterra. Ma la Federazione inglese dice no. E Mihajlovic resta in attesa di una chiamata. Intanto Materazzi se ne va... ma spera di tornare

Moratti, niente Capello: sotto a chi tocca

La ricerca di un nuovo allenatore si sta trasformando in un’autentica telenovela in casa Inter. Ogni giorno assomiglia all’altro: in mattinata esce un nome nuovo, che in serata viene puntualmente bruciato. Ieri è stato il turno di Fabio Capello. Dopo i vari Bielsa, Villas Boas, Spalletti.

Nel primo pomeriggio radiomercato trasmetteva messaggi rassicuranti. Stavolta ci siamo, Moratti ha scelto Capello. Dopo i no di Bielsa e Villas Boas (a proposito, pare proprio che lo Special Two vada al Chelsea, come confermato su Facebook da Alvaro Pereyra del Porto), ecco la svolta. E invece nisba. Don Fabio se ne sta a Marbella a fare il nonno e se davvero Marco Branca è andato a trovarlo, non avrà guadagnato dalla visita più di un caffè.
Il due di picche in questo caso è indiretto. Settimana scorsa Capello aveva negato ogni interesse per la panchina nerazzurra, ben consapevole che la Football Association difficilmente lo avrebbe liberato per l’Inter. Una mossa furba, più che un vero rifiuto. Se davvero la Fa avesse dato l’ok, Capello probabilmente non avrebbe esitato a prendere l’aereo per tornare in Italia. Fosse anche per un solo anno di contratto. Così non è stato e rimarrà selezionatore dell’Inghilterra fino a Euro 2012.

Di riffa o di raffa, l’Inter continua a rimanere senza allenatore. Dopo il week end a Forte dei Marmi, Massimo Moratti è tornato a Milano. Sentito da SkySport24 all’ora dell’aperitivo, il presidente ha preso tempo. «Il tecnico? Non so niente, parlate con Branca e gli altri dirigenti». Il cellulare del direttore dell’area tecnica nerazzurra squilla però a vuoto.

Chi mostra ottimismo, probabilmente non giustificato allo stato dei fatti, è Marco Tronchetti Provera: azionista e, con Pirelli, sponsor dell’Inter, non è preoccupato dalla ricerca del nuovo tecnico che sostituirà Leonardo alla guida dalla squadra. «Alla fine dovranno preoccuparsi gli altri», dice con una battuta a margine dell’inaugurazione di una mostra a Milano.

Di sicuro nella serata di ieri l’establishment interista ha fatto il punto della situazione. La strategia è quella di continuare a vivere alla giornata, ma non in eterno. Oggi c’è da scommettere che si proverà a sondare il terreno per un altro big. Forse Guus Hiddink, la cui pista non è ancora stata battuta con decisione. La notizia positiva, in quest’ottica, è che il Chelsea avrebbe mollato la presa dopo il sì di Villas Boas. L’allenatore olandese è però vincolato alla Turchia, di cui è il ct da meno di un anno. Sarebbe perciò necessario vincere il braccio di ferro con una federazione tosta come quella d’Istanbul. E soprattutto farlo in fretta.

Tutte queste difficoltà obbligano l’Inter a tenere sempre vive alternative più comode. Non è chiaro se tra queste ci sia anche Sinisa Mihajlovic. Il tecnico della Fiorentina resta sempre uno dei favoriti, ma la società viola sta facendo la voce grossa per trattenerlo. Ieri, con un comunicato sul sito ufficiale del club, l’ennesima chiusura. «L’allenatore Sinisa Mihajlovic e l’ACF Fiorentina ribadiscono che il rapporto professionale esistente non è in discussione».

Se davvero sfuma anche Miha, allora potrebbe essere data una chance a un outsider. Gian Piero Gasperini e Delio Rossi rimangono in attesa di notizie. Walter Zenga invece si è ormai rassegnato. «Se me l’avessero offerta, non avrei mai rifiutato l’Inter.

Ma non mi piace vivere nel mondo dei sogni», racconta l’Uomo Ragno al sito della Fifa.

Commenti