Moratti non lo dice ma si candida

Sarà lei l’anti Ferrante. Ancora non lo dice, almeno ufficialmente, ma l’ha già deciso. Tanto da avere perfettamente in testa la strategia della campagna elettorale con cui battere l’ex prefetto trasformatosi da rappresentante del governo a Milano in candidato del centrosinistra. Il pressing del premier Silvio Berlusconi ha fatto breccia. E, ieri pomeriggio, nell’incontro ad Arcore Letizia Moratti si è lasciata sfuggire un «vi stupirò», spia evidente di una decisione ormai presa. Via l’immagine stereotipata di freddo burocrate che certi avversari le vorrebbero cucire addosso. Niente salotti della Milano bene, ma impegno a battere Milano palmo a palmo. Anzi, porta a porta per raccontare agli elettori un programma elettorale tutto imperniato sul sociale. Con attenzione alle periferie, alle categorie disagiate, alla terza età.

Il tutto condito da una spruzzata di «concretezza e sensibilità» tipicamente femminile con cui «portare a termine il lavoro cominciato da Gabriele Albertini». «Presto - assicura Ignazio La Russa - prenderà la decisione che in cuor suo ha già preso. E, cioè, che sarà il sindaco di Milano».

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