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Moratti gli offre l'aumento Mou: "Non è per denaro Ho problema con l'Italia"

Il presidente nerazzurro per farlo restare a Milano sarebbe pronto ad aumentargli lo stipendio. Ma il portoghese non ne fa una questione di soldi: "È un problema di soddisfazione personale, di sentirmi rispettato o no in un Paese calcistico in cui ho avuto tanti problemi"

Moratti gli offre l'aumento 
Mou: "Non è per denaro 
Ho problema con l'Italia"

Milano - Quelle lacrime di Siena, mentre guardava i tifosi dell'Inter che lo acclamavano festeggiando per lo scudetto appena vinto, valgono più di mille sospetti. Mourinho sta per andarsene. Non ha ancora firmato ma l'accordo con il Real Madrid, ormai, sarebbe solo questione di dettagli. E di tempi. Fino a sabato l'unico pensiero del portoghese è l'Inter. C'è in palio la Champions e non sono ammesse distrazioni. Secondo i maggiori quotidiani sportivi spagnoli, però, l'accordo di massima tra il Real e Mourinho ci sarebbe già.

Ho problema con l'Italia Il portoghese ci tiene a precisare una cosa: "Non è un problema di contratto o di soldi e mi fa anche un po' di vergogna quello che guadagno con la crisi che c’è. È un problema di soddisfazione personale, di sentirmi rispettato o no in un Paese calcistico in cui ho avuto tanti problemi". E sul suo futuro ribadisce un concetto che più volte ha espresso: "Non cambio quanto ho detto qualche giorno fa. Non è vero che sono l’allenatore del Real. Dopo la finale voglio due tre giorni per pensare con tranquillità del mio futuro. Ovviamente l’Inter non può fare niente di più per farmi essere felice e sentirmi importante: i giocatori sono fantastici, c’è empatia con i tifosi, tutti in società sono fantastici".

Risultato di Madrid non inciderà "Il risultato di sabato conta zero, non cambierà la mia consapevolezza di aver fatto tutto il possibile. L’Inter non mi deve niente e io non devo nulla all’Inter, perché ho dato tutto. Sono tranquillo, il risultato non inciderà sulla decisione che prenderò sul mio futuro".

Mio successore? Nessun suggerimento Mou non si farà condizionare dal risultato della finale. Il tecnico dell’Inter non vuole dare suggerimenti sul nome del proprio successore: "La società ha scelto me e ha scelto bene. Quando dovrà farlo di nuovo, lo farà bene", dice Mourinho. "Dopo la finale rifletterò sul mio futuro. Devo pensare e non ho pensato ancora. In questo momento sono io l’allenatore dell’Inter. Ho un contratto fino al 2012 o 2013... non mi ricordo bene... Non voglio dare l’identikit di qualcuno, perché magari sono io". Poi sottolinea l'importanza della "dimensione umana": "Aiuta molto a costruire la forza di un allenatore. La gente che gioca in questa squadra mi ha reso un allenatore più bravo e farà lo stesso con qualcun altro". 

C'è l'accordo verbale Sulla versione on line del quotidiano spagnolo As si parla di "accordo fatto". Secondo il quotidiano vicino ai "merengues" Jorge Mendese, agente dell’allenatore dell’Inter, avrebbe lasciato intendere di aver raggiunto un accordo sulla parola con il club blanco. Dopo una riunione tra le due parti, afferma "As", sono state fissate le condizioni contrattuali e mancherebbe solo la firma per l’ufficialità, che arriverà solo dopo la finale di Champions del 22 maggio ospitata proprio dal Bernabeu.

Moratti propine l'aumento Anche l’altro quotidiano Marca parla dell’accordo verbale raggiunto da Mendes con il Real, aggiungendo però che il presidente dell’Inter Massimo Moratti starebbe facendo il possibile per trattenere il portoghese per il quale non sarebbe "una questione di soldi". Secondo Marca, infatti, il patron nerazzurro starebbe cercando di convincerlo a restare aumentando il suo già stratosferico contratto da 10 a 12 milioni di euro.

"Nella vita ci sono cose più importanti", avrebbe replicato il tecnico di Setubal.

 

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