Unora di sosta gratuita sulle righe gialle per i clienti davanti a negozi e botteghe. Poi uno sportello unico a Palazzo Marino a cui artigiani e commercianti si possano rivolgere per risolvere ogni tipo di problema. E ancora lincremento dei negozi di vicinato preziosi per anziani e persone sole, i corsi di artigianato, gli aiuti allinnovazione e alla ricerca.
Partito il conto alla rovescia per il primo confronto televisivo con Bruno Ferrante martedì prossimo a Telelombardia, Letizia Moratti, candidato sindaco del centrodestra, continua a snocciolare i suoi cento progetti per la Milano del post Albertini. Ieri è toccato a unaltra fetta di città. Lincontro è al Circolo della stampa di corso Venezia, nella platea i rappresentanti dellAssociazione provinciale artigiani di Milano.
Unoccasione per presentare le sue proposte in aiuto di un settore definto «importantissimo per la città». E, a conferma, porta le cifre che parlano di 30mila imprese e 100mila famiglie che vivono grazie a loro. Ma non solo. «Gli artigiani - aggiunge la lady ministra - hanno anche il merito di tener viva la storia e la memoria di tanti mestieri vecchi e nuovi della città. Certo, proprio per questo cè bisogno di una sempre maggiore attenzione nei loro confronti». E allora, con la solita concretezza meneghina che ha improntato questo avvio di campagna elettorale, Letizia Moratti elenca le sue proposte. Non solo, dunque, la sosta gratuita. Ma anche la creazione di un ufficio per lartigianato e la possibilità di creare nuovi laboratori dove unire lavoro artigiano, formazione professionale e ricerca. Insomma «contaminazione di percorsi per aiutare le imprese a innovarsi e restare competitive e anche conquistare nuovi mercati». La sfida, a lei che conosce bene il mondo della scuola e quello dellimpresa, è difficile ma va giocata.
«La mia proposta - spiega - è quella di creare un ufficio per lartigianato e rafforzare lo sportello unico per le Attività produttive in modo che le aziende artigiane possano avere un unico interlocutore allinterno del Comune». Questo, però, non basta. E allora la Moratti pensa anche di favorire nei contratti di quartiere, cioè negli accordi per la riqualificazione delle zone più disagiate della città finanziati dalla Regione, la nascita di imprese artigiane. E di definire «i negozi di vicinato come presidi sociali e culturali» nel piano del commercio. Senza dimenticare la formazione, una delle richieste più forti degli artigiani.
«Questo settore - aggiunge - ha la necessità di una sempre maggiore attenzione. È importantissimo per la città. Sono tante le imprese artigiane e tantissime le famiglie che dipendono da loro. Ma, soprattutto, è importante lamore e la passione con cui tante persone tengono viva la storia e la tradizione di mestieri antichi e nuovi».
E così alla fine, ciliegina sulla torta, arriva anche la proposta del parcheggio gratuito per favorire i clienti. «Penso a un disco orario davanti ai loro negozi e alle imprese artigiane - conclude la Moratti - per permettere la sosta gratuita di unora sulle strisce gialle».
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