«Svelenire il clima e aprire una nuova stagione di relazioni industriali con i sindacati, per garantire ai milanesi i servizi necessari ed essenziali come i trasporti». Letizia Moratti sceglie la vigilia dello sciopero dei mezzi pubblici che ancora una volta paralizzerà la città per lanciare lidea di una nuova era nei rapporti tra istituzioni e lavoratori. Lincontro con i sindacati di mercoledì ha già avuto il suo effetto e le reciproche proposte sono già entrate in circolo.
«Questi scioperi spiega il candidato del centrodestra sono figli di un clima di conflittualità e tensione che ha dominato le relazioni industriali e sindacali degli ultimi anni. Come mi hanno illustrato gli stessi segretari milanesi di Cgil, Cisl e Uil che ho appena incontrato». Ancora una volta una promessa di discontinuità con Gabriele Albertini che con le rappresentanze sindacali non ha certo avuto rapporti idilliaci. «Ai sindacati - assicura donna Letizia - ho proposto di aprire una nuova stagione di rapporti tesi allo sviluppo della città. Di avviare una forma di concertazione strategica che permetta di evitare i pesanti danni che derivano dagli scioperi e di cui a farne le spese sono i cittadini. In modo particolare le fasce più deboli che non hanno alternative di trasporto». Un patto con i sindacati, dunque, promesso dallex ministro ed ex presidente della Rai che ha più volte ricordato di avere, nel suo passato, chiuso tutte le vertenze. «Anche mercoledì aggiunge ho affermato la volontà di avere con le confederazioni sindacali rapporti molto stretti, per lavorare insieme non solo in termini di negoziazione, ma attuando una collaborazione diversa sul modello di sviluppo della città. È solo in un clima di collaborazione rispettosa dei singoli ruoli che Milano potrà trovare le condizioni per uno sviluppo condiviso, puntando su politiche del lavoro attive e lavorando insieme per attuare concretamente la vocazione allinnovazione e alla modernizzazione».
Ieri, intanto, al Circolo della Stampa invitati dallAnde (lAssociazione nazionale donne elettrici) un nuovo faccia a faccia con il rivale Bruno Ferrante. Inevitabile il botta e risposta sui grandi progetti urbanistici e le grandi opere. Lex prefetto ricorda la necessità «inderogabile di infrastrutture per Milano». Pronta la replica della Moratti. «Non sapevo - attacca - che nel centrosinistra si parlasse di infrastrutture, non ci sono nel programma, quindi sono state aggiunte dopo. Mi chiedo come Ferrante possa pensare a queste infrastrutture quando Fo, i Verdi, Rifondazione e i Comunisti Italiani sono apertamente contrari».
Oggi, comunque, è la vigilia delle grandi feste elettorali. In città e al parco di via palestro grande kermesse per il Ferrante day.
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