Sport

Moratti prende Solari «E poi una sorpresa»

Ingaggiato il centrocampista del Real Madrid. Mancini: «Ottimo giocatore». Obiettivi: Chivu per la difesa, Mancini o Fiore per le fasce. Piacciono Alex, Esposito e Cole

Riccardo Signori

L’ultima parola, solo in ordine di tempo, di Massimo Moratti garantisce che Adriano non sarà venduto. «Non ho fissato alcun prezzo, ho detto che la sua valutazione è molto alta perchè è un giocatore importante. La nostra volontà è quella di tenerlo. L’Inter non ha mai ceduto giocatori importanti, è capitato solo con Ronaldo», ha ripetuto ieri davanti a luci televisive, che sempre preferisce alle interviste scritte. Per il vero venne ceduto anche Roberto Carlos, che avrebbe risolto problemi per un decennio. Oggi arriverà a Milano l’inviato di Abramovich. Basterà ripeterlo. Anche se Moratti non ha fissato alcun appuntamento.
Mentre le altre si muovono, l’Inter studia, traccheggia, cerca di incassare prima di spendere, punta su giocatori a costo zero. Schema collaudato dall’ultima campagna acquisti. La strategia nerazzurra ha già inquadrato le necessità: un portiere in alternativa a Toldo (Julio Cesar ha passato un po’ di mesi al Chievo senza mai metter naso in campo), giocatori per le fasce laterali, uno o due validi difensori, un rinforzo per l’attacco ma solo per sostituire chi se ne andrà: arriverà Makinwa, fratellino nigeriano di Martins. Primo indiziato di partenza Julio Ricardo Cruz che serve molto più di Recoba, ma guadagna meno ed è meglio spendibile sul mercato. Il Chino ha già detto la sua a Moratti. Quando il patron gli ha chiesto se era disponibile al trasferimento alla Sampdoria, ha risposto che preferiva stare all’Inter. E tanto è bastato. Neppur fosse nella scombinata nazionale dell’Uruguay.
L’Inter che verrà sarà molto simile a quella che è stata. Stesso schema di gioco, stessi caposaldi tecnici. Veron dovrebbe restare, salvo scherzi del Chelsea, Cambiasso sarà l’altro pilastro di centrocampo, Stankovic e Cristiano Zanetti le alternative. Lo sforzo di mercato punterà su due fronti: un buon giocatore di fascia e Chivu per la difesa. L’Inter ha già preso appuntamento con la Roma: chiederà notizie di Mancini e del difensore romeno. Probabilmente la spunterà soltanto per uno. Mancini potrebbe portare danaro nelle casse di Sensi, andando al Valencia. Chivu potrebbe essere conquistato mettendo nel pacchetto 8 milioni di euro e Cruz, oppure meno danari, ma Ze Maria in aggiunta a Cruz. Chivu potrebbe giocare al centro o sulla fascia, Mancini vuole un altro difensore centrale: piace Alex, il ben piazzato difensore brasiliano del Chelsea che quest’anno ha giocato nel Psv Eindhoven.
In Inghilterra comincia ad avere smanie da trasferimento Ashley Cole, il terzino sinistro dell’Arsenal entrato in rotta di collisione con la società. I giornali inglesi dicono interessata anche la Juve, ma non quadra la cifra richiesta: 20-22 milioni di euro. A quei prezzi nè Moratti, nè Moggi si fanno prendere al laccio. L’Inter può offrire in contropartita Van Der Meyde ed Emre, se non andrà d’accordo con l’Everton. Cole darebbe soddisfazione alle manie inglesi del patron e, probabilmente, sarebbe una bella garanzia nel gioco di fascia sinistra, già arricchito dall’arrivo di Solari: ieri un emissario del Real era in sede all’Inter per chiudere l’affare. E Mancini gli ha dato il benvenuto: «Ottimo giocatore e bravo ragazzo, mi piace». L’argentino lascerà il Real, sfruttando la clausola che gli permette di andare all’Inter gratis. Il tutto figlio del contenzioso nato al tempo del trasferimento di Ronaldo: l’Inter doveva ricevere 10 milioni o Solari. Arrivarono solo sette milioni di euro. Ora il saldo.
Sull’altra fascia Mancini punta tutto su Stefano Fiore, snobbato a Valencia, ma non dal suo ex tecnico. Fino a qualche mese fa la società aveva in mano Marco Motta, 19 anni, uno dei più promettenti giovani di fascia destra, uno dei boccioli dell’Atalanta, ma se l’è lasciato soffiare dall’Udinese. Piace Esposito del Cagliari, ma per ora costa troppo. Il primo comandamento di Moratti resta: vendere. Anche se ieri ha aggiunto: «Forse farò una sorpresa, ma le sorprese non si anticipano». Si può pensare di tutto: da Ronaldinho a Figo che lo appassiona ed è libero.

Ma prima servirà veder partire Coco, Gamarra, Emre, Cruz, Van der Meyde, e Davids che toglierà il disturbo puntando sull’Olanda e su Van Gaal, uno dei pochi con cui sa andare d’accordo.

Commenti