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Moratti: «Quattro chiacchiere? No, il caso è chiuso»

Moratti risponde, a Della Valle non basta e rilancia. Alla lettera del patron della Fiorentina di mercoledì, il presidente nerazzurro ieri ha replicato dopo due giorni di silenzio per dire ancora no all’ennesimo invito di sedersi al tavolo per spiegare Calciopoli. Ma mister Tods non ci sta e lo invito alla mia conferenza stampa.
Massimo Moratti, stavolta non risponde dagli «angoli della strada o da un bar» l’aveva accusato il patron della Fiorentina, ma firma in calce un comunicato. Cambia la forma, non la sostanza: il presidente dell’Inter ritiene lui e il suo club estranei ai fatti e soprattutto vittime. Nel primo diniego aveva parlato «di tavolo in cui si divertiranno molto più tra di loro, per una rimpatriata. Io sarei noiosissimo...», ora ribadisce il concetto. «La questione non è un fatto privato, da decidere facendo quattro chiacchiere intorno a un tavolo - si legge nel documento -. È questione già decisa dagli organi competenti e proprio il doveroso rispetto degli ambiti istituzionali consiglia a tutti di attenersi a quelle decisioni, come si conviene in un Paese civile, che non sostituisce chiacchiere fra privati ai giudizi delle Autorità preposte». Una posizione dettata anche dalla mossa della Juventus di predisporre una battaglia legale a ogni livello di giustizia. Il rifiuto si precisa «non è dettato dal timore di alcunché, ma dalla fiducia nel sistema delle istituzioni sportive e dell'Autorità Giudiziaria», la risposta indiretta anche al club bianconero.
Quindi l’affondo sull’insistenza di Della Valle, si pensa in casa nerazzurra dettata dall’imminente ripresa del processo di Napoli: «Si cerca di tener aperta, esasperandola inutilmente, una questione che ha già trovato conclusiva risposta proprio nelle sentenze che sembrano non piacere al signor Della Valle, ovviamente sensibile anche a quelle future». In corso Vittorio Emanuele c’è la sensazione che il patron viola voglia mettere sullo stesso piano di fronte ai giudici la sua posizione e quella di Facchetti e Moratti. Ma su questo il presidente interista non transige perché non c’è nessun «macigno che pesa sulla sua coscienza». E le richieste di incontro «appaiono strumentali». L’auspicio di Moratti era che questo bastasse per mettere fine alle richieste dell’ex amico Della Valle. Invano. Perché in serata è arrivata la replica dell’azionista di riferimento della Fiorentina. «Si sta tentando strumentalmente di trasformare una questione molto seria in una sterile polemica estiva. Risponderò con una conferenza stampa la prossima settimana, prima dell’inizio del campionato». Una conferenza stampa alla quale Della Valle si augura possa partecipare anche Moratti, confidando che il presidente dell’Inter «invece di alimentare polemiche a distanza trovi il coraggio necessario e accetti questa proposta, in modo da poter chiarire entrambi, con civiltà, qual è stata la nostra posizione e quali sono stati i nostri comportamenti prima, durante e dopo lo scandalo del calcio.

Nascondersi dietro una prescrizione ambigua - prosegue Della Valle - non può certo bastare a tutti quelli che amano il calcio e la giustizia».DPis

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