Prima di dare il via libera a nuovi luoghi di culto islamici a Milano il Comune aspetterà dal Viminale un’indicazione chiara per conciliare il diritto di ciascuno a professare il proprio credo e il dovere di tutelare l’ordine pubblico. Su questa linea il sindaco di Milano ha trovato l’accordo dei maggiorenti del Pdl durante una riunione che si è svolta a casa sua.
«La nostra impostazione - ha affermato Letizia Moratti - è di garantire la libertà di culto, ma anche l’ordine pubblico. Dato che noi non siamo in grado di sapere se è garantito l’ordine pubblico rispetto all’eventuale localizzazione di una o più moschee, abbiamo deciso che il problema deve essere affrontato con il ministro Maroni».
Il dibattito che nelle settimane scorse aveva animato la maggioranza tra chi era favorevole a una grande moschea e chi invece preferiva tanti piccoli centri religiosi è di fatto congelato.
«Non c’è nessuno nella maggioranza - ha affermato Ignazio La Russa - e credo neppure nella Lega Nord che pretenda di negare a chi non crea problemi di ordine pubblico il diritto a esercitare il proprio culto.
D’altra parte, però, è vero che spesso le moschee hanno creato problemi di ordine pubblico. Quindi prima di fare una scelta cittadina è bene capire a livello nazionale qual è l’orientamento per tutelare al meglio l’ordine pubblico. Il problema va affrontato. E in tempi brevi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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