Il Comune assumerà tre precari su quattro entro il 2009. Un contratto a tempo indeterminato assicurato a quanti da tre anni sono costretti a lavorare con lansia del rinnovo. Il risultato è frutto di un accordo siglato ieri dallamministrazione con Cgil, Cisl, Uil, Csa e Rsu. Già fissate le tappe del percorso: già entro fine 2007 saranno stabilizzati 342 precari, altri 49 il prossimo anno e 53 nel 2009, per un totale di 444 lavoratori su 571 con contratto a tempo determinato. Unattenzione particolare, assicura il sindaco, è riservata «alle fasce deboli e ai lavoratori disabili». Un segnale forte in questo senso è la previsione, concordata da Palazzo Marino e sindacati, di assumere 220 disabili nei prossimi tre anni. Letizia Moratti sottolinea che si tratta di «un risultato concreto e importante per i nostri lavoratori, ed è stato raggiunto attraverso una significativa concertazione con i sindacati». Un dialogo, ribadisce, «che deve continuare nel tempo e che vogliamo sviluppare in tutti i settori applicando strumenti innovativi ed efficaci».
Piena soddisfazione dai rappresentanti sindacali. Il segretario milanese della Cgil Onorio Rosati lo definisce «un accordo importante, che applica le disposizioni previste dalla Finanziaria 2007 sul precariato nel pubblico impiego e da attuazione al preaccordo sottoscritto nel novembre scorso». Ora, rilancia, «acceleriamo la soluzione di altri problemi aperti, a partire dalle nuove regole sugli appalti che garantiscono maggiore trasparenza, qualità e sicurezza sul lavoro». Un accordo «senza dubbio positivo - gli fa eco il segretario della Cisl Milano, Fulvio Giacomassi - è la dimostrazione che quando cè volontà di dialogo si ottengono risultati soddisfacenti per tutti». Il provvedimento, afferma, «mira a dare una prospettiva di occupazione più sicura a centinaia di lavoratori, è importante per loro e le loro famiglie ma anche per la cittadinanza che ha bisogno di servizi pubblici efficienti e di qualità». Un plauso alla Moratti, «che ha sottolineato il valore della concertazione e mi auguro si proceda su questa strada e con lo stesso metodo anche in futuro su altri temi di interesse collettivo».
Lintesa, assicura il segretario milanese della Uil, «è solo un punto di partenza per avviare una politica di incrementazione delle assunzioni stabili, attraverso concorsi pubblici per porre fine al fenomeno del precariato.
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