Moratti «Le rimonte dell’Inter? Meglio non prendere i gol»

«Le polemiche sul calendario? Si può risolvere tutto in modo intelligente. Adesso penso solo alla partita di domenica». Così Massimo Moratti sulle modifiche delle date di campionato e Tim Cup apportate dalla Lega. L’unico derby che lo preoccupa è quello di domenica. Un’eccezione la concede quando gli chiedono delle grandi rimonte nerazzurre: «Se non prendessimo gol, non ci sarebbe bisogno di farle». Più in linea con la settimana Lele Oriali, che ha risposto duro a Galliani: «Con questa vicenda il Milan ha confermato di essere forte in campo e anche fuori. Non sapevo che Galliani fosse ancora presidente di Lega, bastava che ci avvertisse. Non mi meraviglierei se ci arrivasse una chiamata per giocare in Coppa Italia questa settimana. Se ci avvertono magari ci organizziamo».
Ieri riposo, l’Inter si ritrova questa mattina ad Appiano Gentile per il primo allenamento, situazione in evoluzione, Josè Mourinho potrebbe recuperare Cambiasso, Muntari, Motta e forse anche Stankovic. Ritorno al rombo dopo i sei gol subiti nelle ultime due partite con Snejider dietro Milito e Pandev, ballottaggio Zanetti-Santon per la fascia sinistra. Mercato in stand by, non è affatto chiusa la trattativa che dovrebbe portare Adamantino Mancini al Marsiglia e neppure è escluso l’arrivo di Julio Baptista. Mancini, fresco papà, non vuole allontanarsi da Milano ma Marco Branca è stato abbastanza categorico, se non vuole restare in panchina altri cinque mesi non ha alternative. Per Baptista è una questione di soldi, l’Inter non vuole versare il conguaglio a favore della Roma nello scambio di proprietà con Nicolas Burdisso.

Dopo Kolarov anche l’arrivo di Ledesma si complica: «La Lazio ha rifiutato le offerte dell’Inter - ha risposto Vincenzo D’Ippolito agente del giocatore -, ma ora è tutto in mano ai legali, abbiamo fatto ricorso e il 26 gennaio attendiamo la decisione del Collegio arbitrale». Torna Antonio Caliendo e torna a parlare del suo assistito Douglas Maicon: «Mai chiesto di andarsene. Andrà via solo se Moratti, per esigenze di bilancio, vorrà cederlo».