«Letizia Moratti sindaco e io vicesindaco? Sarebbe una cosa mai vista in nessuna città del mondo. Un vanto per Milano». Ombretta Colli non ce la fa proprio a nascondersi. Resiste unintera mattina alle domande dei giornalisti, ma allora di pranzo cede. Il «ticket» elettorale con la ministra piace anche allultima eroina della terza via. «Né con il centrosinistra né con il centrodestra. Al di là dei poli, lavventura comincia», continua a ripetere lex presidente della Provincia il giorno in cui parte la sua campagna elettorale per diventare sindaco. E parte in senso non solo metaforico, visto che il pezzo forte sarà il Colli-bus con cui raggiungere periferie e cittadini. «Se cè un problema - assicura -, qualcosa che non funziona, basta chiamarci e noi arriviamo. Anche solo per prendere un the insieme». Ad accompagnarla i Liberaldemocratici di Marco Marsili e Roberto Bernardelli, ex assessore comunale, ex consigliere regionale ed ex parlamentare. «Ma stiamo trattando anche con altre realtà che potranno aggiungere idee e ricchezza al programma». Da chiudere entro Natale. Di certo, per ora, cè solo la direzione («le mie origini e la mia cultura sono ben precise, mica arrivo da Marte»). Telefonate di Silvio Berlusconi? «Mi ha chiamato qualche giorno fa». Il contenuto? «Riservato. A breve nessun incontro». Ma come andrà a finire? E lOmbretta si spazientisce un po. «Si vive oggi e il mio presente è molto chiaro». La coppia Moratti-Colli non può che entusiasmare Tiziana Maiolo. «Unidea stupenda, un esempio da imitare. Due donne alla guida di Milano. E magari 15 assessori donna e uno uomo, il contrario di adesso. Sarebbero entrambe molto attente al sociale e la Moratti da manager creerà sviluppo. Le parole di Ombretta confermano la qualità del candidato che abbiamo scelto».
Il bus «Colli per Milano» parte. Prima fermata il mercato comunale di piazzale Lagosta. Antenna 3 fa la diretta quotidiana. Roberto Poletti le offre un microfono e lei sillumina. Risponde alle domande, fa un po di show tra banchi e massaie. Racconta che è decisa a fare «un percorso più avventuroso», che cè ancora spazio per «qualcosa di nuovo». «Andiamo avanti. Con molto entusiasmo e molto amore per la città. Perché Milano ha bisogno damore». Amore, lo dice e lo ripete. «Il sindaco devessere come una mamma che incoraggia dove cè debolezza e porta aiuto dove ci sono anziani e malattia».
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