Torna leuforia sul titolo Fiat. Diverse le ragioni: la disponibilità del governo a riconsiderare gli ecoincentivi nel 2010; le stime ottimistiche di Morgan Stanley secondo cui, grazie al matrimonio con Chrysler, il valore delle azioni torinesi potrebbe salire fino a 33 euro. Per adesso, comunque, la banca daffari si «limita» a raddoppiare il prezzo obiettivo legato a Fiat, portandolo a 16,8 euro dagli attuali 8,3. «Che Dio li benedica, dipenderà ora da noi e Chrysler tenere fede agli interessi degli analisti»», ha affermato lad Sergio Marchionne raggiunto dalla notizia a Detroit. Un prezzo obiettivo a 33 euro significa, infatti, un incremento del 275,4% rispetto allattuale quotazione.
E così, a Piazza Affari, il titolo Fiat ieri è stato oggetto di forti scambi, pari all8,6% del capitale, registrando alla fine un balzo del 7,79% a 9,47 euro, livelli che non vedeva da un anno.
A Morgan Stanley e alle attese positive sugli incentivi, bisogna anche aggiungere le buone notizie in arrivo dal mercato dellauto che, trainato dai bonus sulle rottamazioni, affronta in accelerazione lultima parte del 2009. In settembre le immatricolazioni, secondo i dati diffusi dal ministero dei Trasporti, sono aumentate per il quarto mese consecutivo, con un incremento del 6,77% rispetto allo stesso mese del 2008. Come rilevato dallAci, i bonus hanno contato per 109.029 acquisti di auto (nel 90,5% dei casi rottamando contemporaneamente un veicolo). Nel cumulato dei nove mesi, invece, il mercato generale si mantiene su livelli inferiori dello stesso periodo del 2008: le vendite sono infatti diminuite del 5,86%.
Bene, in questo scenario, il gruppo Fiat che dalla prossima settimana, tra laltro, potrà schierare nella gamma la nuova Punto Evo (prezzo di lancio, con incentivi e promozioni, 9.500 euro). I marchi del Lingotto, il mese scorso, hanno segnato un aumento del 9,43% delle vendite e un incremento della quota mercato al 31,52% contro il 33,72% di agosto (considerando il periodo gennaio-settembre il passo avanti risulta essere dell1,3%, dal 31,9 al 33,2%).
Nei nove mesi le consegne del gruppo Fiat sono invece diminuite del 2,02%. Tra i singoli marchi quello principale è cresciuto del 7,96%, Lancia del 23,86%, mentre Alfa Romeo ha segnato il passo: meno 0,60%. Vendite positive, per il gruppo Fiat, anche in Francia dove la casa italiana è cresciuta più del mercato: sia in settembre (più 15,8% rispetto al più 14,1% della domanda complessiva) sia nel progressivo annuo (più 6,6% rispetto al più 2,4% del mercato).
Il Centro Studi Promotor, nella sua analisi mensile, rileva che anche le previsioni per lultimo trimestre sono positive, essendo stato risolto il problema iniziale dellinsufficiente disponibilità di vetture che possono beneficiare dei bonus. Il Csp, in particolare, stima un calo di mercato di tutto il 2009, rispetto al 2008, intorno al 5%. Per Anfia (lassociazione tra i costruttori italiani) la contrazione sarà leggermente superiore, tra il 5 e il 6%; più ottimista è invece Unrae (case estere): discesa non superiore al 3%. Tutti concordi, invece, a sottolineare la necessità che nel 2010 siano confermate le misure di sostegno alla domanda.
E mentre per Fiat è Punto il modello più richiesto dal mercato, guardando i concorrenti Ford Fiesta si conferma - a un anno dal lancio - la vettura importata più venduta in Italia. Ford consolida, inoltre, la sua posizione di marchio estero più immatricolato nel nostro Paese con una quota del 9,7 per cento.
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