Morta nel lago per salvare il cane

da Milano
Si lancia sul laghetto ghiacciato per inseguire il cane, ma la sottile lastra cede e lei sprofonda. La sua amica chiama i soccorsi poi si lancia nel tentativo di aiutarla, ma cade anche lei. Arrivano i soccorsi che riescono a trarre in salvo la seconda donna, mentre per l’amica c’è più nulla da fare. Il suo corpo verrà recuperato dopo tre ore dai dei vigili del fuoco.
Muore Cecilia Iona, 50 anni, che con Francesca Scisci, 33 anni, si era recata a portare a spasso i cani, attorno al laghetto della cava a Basiglio, comune delle cintura urbana a pochi chilometri a sud da Milano. Entrambe senza figli, vivono con i rispettivi compagni alla Residenza Fiori, al 532 Cecilia, al 331 Francesca.
Sono circa le 15.30 quando le due amiche, si aggirano attorno al laghetto a ridosso del complesso di Milano 3. Lo specchio d’acqua, largo un paio di chilometri quadrati, si è creato dopo che la vecchia cava, è stata dimessa all'inizio degli anni ’90. È molto profondo, basta allontanarsi di poco dalla riva per precipitare già a una quindicina di metri di profondità. Cecilia e Francesca sono con i loro cani, un pastore tedesco e un labrador. Uno degli animali, corredo lungo la campagna coperta di neve, a un certo punto finisce sopra la lastra di ghiaccio. Cecilia lo rincorre, fa pochi passi e sprofonda. Francesca chiama la vigilanza di Milano 3, che rilancia l’allarme ai vigili del fuoco e ai carabinieri, poi si lancia in aiuto a finisce anche lei in acqua.


Dopo pochi istanti arrivano le guardie giurate che tirano una cima a Francesca e la traggono in salvo. Semiassiderata viene portata in ospedale. Di Cecilia invece nessuna traccia. Ci vorranno tre ore di ricerche dei sommozzatori dei vigili del fuoco per individuare il corpo sul fondo e tirarlo a riva.

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