Morti bianche, approvato il decreto Industriali: le sanzioni non salvano vite

Fallito anche l'ultimo tentativo di mediazione: nei casi in cui è previsto l'arresto all'imprenditore viene data la possibilità di rimediare con un'ammenda da 8 a 24mila euro. Confindustria: "Occasione persa". Il presidente: "Inasprendo le pene non si salvano le vite". L'ok dei sindacati. Il via libera del cdm

Morti bianche, approvato il decreto 
Industriali: le sanzioni non salvano vite

Roma - Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo sulla sicurezza sul lavoro. Il provvedimento, che attua la legge delega 123 dell’agosto scorso, dovrà ora ricevere il parere delle commissioni parlamentari competenti e della Conferenza Stato-Regioni, per poi tornare in cdm per l’approvazione definitiva. "Questo decreto non ha intenti punitivi, non mette nel mirino le imprese, ma mette al centro la tutela della persona umana e il suo diritto a un lavoro il più sicuro possibile" ha detto il premier Romano Prodi.

Confindustria "Il nostro giudizio è di insoddisfazione: si è persa una buona occasione per dare un ottimo servizio allo Stato". È quanto sottolinea il responsabile per le relazioni industriali di Confindustria, Giorgio Usai, al termine della riunione tra governo e parti sociali sul decreto per la sicurezza sul lavoro. Per Usai le sanzioni sono comminate "in modo indifferenziato: non c’è un giusto equilibrio tra mancanze gravi e carenze formali o documentali".

Montezemolo durissimo "Inasprendo le pene non si salva nemmeno una vita umana perché bisogna prevenire. L’impianto è tutto spostato sulle sanzioni e non sulle regole". Lo ha detto il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, a proposito dei decreti attuativi sulla sicurezza sul lavoro. Il leader degli industriali ha ricordato che "ogni anno l’Inail ha un avanzo di gestione di 1,5 miliardi di euro, sono i soldi per le imprese che abbiamo chiesto di usare assieme ai sindacati per programmare interventi specifici negli impianti e nelle fabbriche". Secondo il numero uno di viale dell'Astronomia il Testo Unico che il governo sta mettendo a punto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro "rischia di essere l’ultimo atto di una sinistra anti-industriale e demagogica".

L'ultima mediazione Entrando a Palazzo Chigi per il cdm che dovrebbe approvare il Testo Unico sulla sicurezza è il ministro Scotti ad anticipare l'ultima offerta del governo. "Nei casi in cui è previsto l’arresto se l’imprenditore rimette tutte le cose a posto gli si applica una sanzione pecuniaria da 8 a 24 mila euro". Lo spiega il ministro della Giustizia, Luigi Scotti, sottolineando che si tratta di una sorta di "purgazione della propria condotta".

Damiano Il ministro del Lavoro definisce molto equilibrato il decreto legislativo sulla sicurezza del lavoro presentato alle parti sociali, con un sistema di sanzioni "estremamente calibrato rispetto alle violazioni". L’auspicio del ministro è che "le parti sociali apprezzino l’impegno profuso dal governo per definire questa delega con un lungo lavoro di concertazione, perché il risultato raggiunto è di grande equilibrio e dovrebbe essere apprezzato da tutte le parti. È un primo passaggio - ha aggiunto Damiano - e potrebbero esserci ancora limature e aggiustamenti in Consiglio dei ministri e nel passaggio nelle commissioni parlamentari e alla conferenza Stato-Regioni. Noi abbiamo finito il nostro lavoro, ma c’è un’ulteriore fase di confronto e approfondimento".

I sindacati "Finalmenteva in Consiglio dei ministri...". Lo ha detto Paola Agnello Modica, segretario confederale della Cgil, al termine della riunione con i ministri del Lavoro, Cesare Damiano e della Giustizia, Luigi Scotti, sul testo sulla sicurezza sul lavoro. "Abbiamo apprezzato il lavoro di confronto in questi ultimi mesi.

È positivo aver portato a casa il decreto - ha spiegato Paolo Carcassi, segretario confederale della Uil - aumentano le tutele per le persone e il coordinamento istituzionale sulla vigilanza sulla sicurezza del lavoro". Per la Cisl, Renzo Bellini, segretario confederale della Cgil, "è stato un accordo positivo che aumenta l’impegno sul tema di sicurezza sul lavoro".

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