Le «morti bianche» e un Kieslowski inedito

È il momento del cinema di denuncia con «Apnea» di Roberto Dordit. All’Istituto polacco arriva «Kartoteka»

Una scia di sangue e misteri screzia il grande schermo nel weekend. Dopo la bruciante partenza di Notte prima degli esami oggi, newquel scaldacuore di Fausto Brizzi con Nicolas Vaporidis, Carolina Crescentini, Serena Autieri e Giorgio Panariello, l’atmosfera si fa cupa intorno a titoli da Oscar. Pluricandidato all’ambita statuetta e con un Golden Globe nel sacco, Lettere da Iwo Jima, ultimo capitolo del dittico diretto da Clint Eastwood ispirato alla celebre battaglia del Pacifico del ’45. Il film stavolta guarda la storia con gli occhi dei perdenti: i colori sono lividi, l’isola rocciosa di Iwo Jima è ancor più cupa. Sangue e memorie scorrono copiose nelle lettere scritte ai familiari dai soldati imperiali del generale Kuribayashi (Ken Watanabe) i quali tentarono l’eroica resistenza alla corazzata statunitense scavando cunicoli nella montagna. Il film esce all’Alcazar, Eden, Quattro Fontane, Ugc Parco Leonardo, Warner Parco Medici doppiato nella parte inglese e sottotitolato in quella giapponese. Sublime prova d’attore per Forest Withaker ne L’ultimo re di Scozia diretto da Kevin Macdonald. L’attore afroamericano in odore di Oscar fa sua la follia egocentrica di Idi Amin portando sullo schermo il ghigno del dittatore ugandese. L’ascesa, ma soprattutto la perdizione del politico, che in nome del potere non esitò a sporcarsi le mani, rivive nelle reminiscenze di un personaggio fittizio: il medico personale di Amin, Nicolas Garrigan (James McAvoy), un laureato scozzese fatalmente attratto dalla personalità del leader da divenirne il consigliere. Nel cast Gillian Anderson, Kerry Washington (Eden, Rivoli, Roma, Ugc Parco Leonardo, Warner Parco Medici, Cineland). Un film denuncia sulle morti bianche, scritto dal regista Roberto Dordit, che mescola temi caldi (immigrazione, famiglia, rapporto tra profitti e vite umane) senza affondare i colpi. È Apnea, noir con Claudio Santamaria, Fabrizia Sacchi, Giuseppe Battiston e Elio De Capitani, che racconta un fatto di cronaca ambientato nelle concerie della provincia del Nord. Quando Paolo, giornalista sportivo ed ex schermidore, rinviene il corpo dell’amico Franz, imprenditore inspiegabilmente morto d’infarto, inizia ad indagare: scoprirà alcuni segreti destinati a rimanere tali (Nuovo Sacher).
Incantesimi, vita eterna, e heavy metal sono invece gli ingredienti di The Covenant giallo sovrannaturale di Renny Harlin ambientato in un ricco collegio del New England. Quattro liceali con poteri oscuri - i Figli di Ipswich, discendenti di famiglie sopravvissute alla caccia alle streghe del ’600 - condividono un patto rimasto inviolato per secoli: l’arrivo del quinto discendente rischia, però, di sciogliere l’alleanza (Lux, Cinestar Cassia, Gulliver).


Domenica ore 19, al Cinema Trevi, nell’ambito della rassegna «Il caso e la necessità» dedicata all’arte di Kieslowski, è in programma un incontro con il regista e la proiezione del documentario «I’m so-so» dedicato al suo lavoro; lunedì alle ore 20, invece, all’Istituto Polacco (via V. Colonna 1) sarà proiettato Kartoteka, inedito di Kewslowski realizzato per la tivù. Ingresso è gratuito (info 06/7229430).

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