A settantanove anni e dopo una lunga malattia è morto nella sua casa di Londra il poeta e saggista angloindiano Ghan Singh, insigne anglista e italianista. Appassionato cultore di Giacomo Leopardi ed Ezra Pound, era cittadino onorario di Recanati per i suoi approfonditi studi sul poeta.
Il primo saggio di Singh sull'autore del "Sabato del villaggio", risale al 1968 quando "Leopardi e l'Inghilterra" fu pubblicato dall'editore Le Monnier per conto del Centro nazionale di studi leopardiani. E proprio del Centro leopardiano di Recanati Singh fu a lungo collaboratore: arrivò nell'istituzione presieduta da Franco Foschi nel 1970.
Professore emerito della Queen's University di Belfast, Singh è autore di circa cinquanta libri di critica in inglese e in italiano, tra i quali dieci saggi su Leopardi e sette raccolte di poesie, di cui quattro in inglese e tre in italiano con prefazioni di Mario Luzi, suo grande amico.
L'intellettuale angloindiano è stato socio fondatore del Centro Mondiale della Poesia di Recanati ed ha insegnato in diverse università del mondo e anche in atenei italiani come la Bocconi di Milano, Macerata, Urbino e Trieste).
Singh ha dedicato ampi studi anche al grande poeta statunitense Ezra Pound che nell'immediato dopoguerra fu condannato per collaborazionismo con il fascismo. A lui ha dedicato la biografia "Ezra Pound" pubblicata originariamente in italiano da La Nuova Italia nel 1979 e nel 2005 ha curato «Se questo è tradimento» (Campanotto editrice), una scelta di discorsi radiofonici del poeta durante gli anni di guerra.
Tra i suoi libri editi in Italia figurano "Aforismi e brani memorabili di William Shakespeare" (Sovera editore), "Il cerchio e altre poesie.
All'amicizia con il poeta Mario Luzi ha dedicato il libro "Luzi a Belfast" (Campanotto).
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