Morto Tito Jackson, il fratello di Michael che era rimasto l'anima blues della famiglia

Aveva fondato i Jackson 5, poi collaborò con Jagger e Wonder

Morto Tito Jackson, il fratello di Michael che era rimasto l'anima blues della famiglia
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Se fai il musicista e sei il fratello di Michael Jackson non ti resta altro che far bene il tuo lavoro e non aspettarti troppa popolarità. E così ha fatto Tito Jackson, vero nome Toriano Adaryll Jackson, nato a Gary nell'Indiana nel 1953 e morto l'altro giorno, che aveva fondato i Jackson 5 e poi aveva fatto la più bella delle carriere per un musicista: lentamente era diventato una star e poi ha potuto seguire le proprie passioni. «Nostro padre era un uomo incredibile che si preoccupava di tutti e del loro benessere. Alcuni di voi lo conoscono come Tito Jackson dei leggendari Jackson 5, altri come Coach Tito o altri ancora come Poppa T. In ogni caso, ci mancherà moltissimo. Per noi sarà sempre Tito Time», hanno scritto ieri su Instagram i suoi figli TJ, Taj e Taryll.

Tito Jackson è morto in viaggio, colpito da un infarto mentre guidava dal New Mexico all'Oklahoma. Una settimana fa si era esibito con i rinati Jacksons in Gran Bretagna e qualche giorno primam il 31 agosto, aveva partecipato al Fool in Love Festival dell'Hollywood Park a Los Angeles. Insomma, il terzo figlio della famiglia Jackson ha trascorso tutta la vita suonando, e suonando a livelli altissimi non solo grazie ai Jackson 5 poi diventati Jacksons (il Victory Tour del 1984 fu l'addio definitivo di Michael alla band famigliare), ma anche grazie ai propri dischi solisti e alle collaborazioni. Chitarrista di buon livello, con una spiccata propensione per il blues liberata negli ultimi anni, collaborò con Mick Jagger per il brano dei Jacksons State of shock e con Stevie Wonder, George Benson e Joe Bonamassa nell'ultimo disco solista, Under your spell uscito nel 2021. Oltretutto, quando ne ha avuto la possibilità, ha girato spesso in tour con la B.B.

King Blues Band che, insomma, in quanto a talento non scherza. «Amatevi l'un l'altro era il suo invito», hanno ricordato ieri i suoi figli. L'addio di un protagonista che non è mai stato una stella e, soprattutto, non ha mai voluto esserlo.

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