Dopo i campi nomadi e i call-center, nel mirino della Lega finiscono le moschee. Che secondo il gruppo lùmbard al Pirellone non potranno più essere aperte senza un permesso specifico delle amministrazioni comunali. Questa è almeno lintenzione dellassessore regionale al Territorio Davide Boni, pronto a inserire nel nuovo testo unico urbanistico di prossima approvazione da parte della giunta una modifica legislativa che vada in questa direzione.
«Per quanto riguarda la parte della legge 12 relativa ai luoghi di culto - anticipa Boni - è mio proposito mettere un freno allapertura indiscriminata e senza autorizzazioni urbanistiche di nuovi luoghi di culto.
«Mentre ora è possibile aprire una moschea con una semplice comunicazione, e talvolta anche senza - spiega lassessore - in futuro occorrerà il rilascio di un permesso specifico da parte del Comune competente. Questo comporterà listruzione di una pratica e la verifica di tutte le condizioni di legge necessarie sia sotto il profilo igienico-sanitario che sotto laspetto urbanistico».