Moser: "Riccò se ne vada, alla larga dal ciclismo"

Il duro consiglio del campione trentino: "E' pure recidivo. Ha fatto danni enormi a questo sport"

«Non posso che essere d'accordo con il presidente federale Di Rocco. Sarebbe meglio che Riccò lasciasse il ciclismo. Se appena tornato a correre già si comporta così...». Sono le parole dell'ex campione di ciclismo, Francesco Moser, sulla vicenda Riccò. «È anche recidivo. Non può comportarsi in questo modo, non solo per il mondo del ciclismo, ma anche e soprattutto per la sua salute. È meglio che non torni più a correre».
Da ogni parte giungono parole di profondo biasimo per il comportamento del giovane atleta di Formigine, ricoverato per un blocco renale, da attribuirsi -secondo quanto riferito dal primo medico che lo ha soccorso- ad un'autoemotrasfusione. La sua vicenda ha sconvolto l'opinione pubblica e il mondo del ciclismo, lasciando tutti quanti basiti.

È una storia che si commenta da sè, secondo il campione trentino «hanno già detto tutto ciò che c'era da dire in merito. È inevitabile che questo episodio danneggi l'immagine del ciclismo. Ogni volta che vengono fuori casi del genere, il ciclismo ne esce indebolito».

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