Si svolge in questi giorni una mostra dedicata a Khaled Hafez, interessante artista (è anche medico) nato al Cairo nel 1963. Attento osservatore del mondo contemporaneo, le sue tele offrono una sovrapposizione di icone sacre e immagini commerciali. Tutto si fonde nel suo lavoro multimediale: linguaggi mediatici nella società dell'apparenza e sarcastiche rivisitazioni dell'iconografia faraonica. Dall'11 settembre (2001), Khaled raccoglie e si serve di un repertorio di immagini di natura sociale e politica: sommosse, folle infuriate, «terroristi» e gente comune dai lineamenti nordafricani, arabi o mediorientali che solo per questo inducono al sospetto. Una confusione che l'artista sottolinea per scardinare etichette troppo facili e comode. E lo fa con le sue tele spesso ironiche che invitano (evviva) alla riflessione.
Info: Khaled Hafez, «Between sacred and profane». Galleria San Carlo, via Manzoni 46. Fino al 19 marzo. Tel. 02-794218. Il catalogo verrà presentato da Martina Corgnati giovedì 9 marzo presso alla Libreria Bocca, Galleria Vittorio Emanuele II, 12.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.