Pochi scatti per raccontare tante storie: di un Italia in bianco e nero, di un Inter due volte campione dEuropa e del mondo, di un uomo, Picchi, professione calciatore, ruolo libero. E un nome «antico», Armando, come quello dei suoi compagni di reparto, Tarcisio, Giacinto, Aristide, che sapevano di dopoguerra e di fame, ma anche di speranza e infine di riscatto.
A raccontare queste tre storie che si intersecano tra il 1960 e il 1967, una mostra fotografica che si apre questa sera al museo di San Siro, con immagini provenienti dalla collezione privata della famiglia Picchi, dallarchivio di F.C. Internazionale e dal negozio di riproduzioni di maglie storiche Nostalgica. Le foto esposte sono state scelte da una selezione di 150 in bianco e nero che illustreranno il libro «Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù» di Pierluigi Arcidiacono, organizzatore della mostra insieme a Serenella Calderara.
Ecco dunque Picchi stringere la mano a Francisco Gento, capitano del Real Madrid, prima della vittoriosa finale di Coppa dei Campioni del 1964. Il trionfo sulle spalle dei compagni con il trofeo in mano a Vienna e poi larrivo a Milano. E ancora azioni di gioco in gare contro il Milan, contro la Juventus e in Coppa dei Campioni. E infine una delle rare immagini di Picchi in Nazionale, in cui egli fu presente appena dodici volte.
La mostra rimarrà aperta fino al 16 maggio, da lunedì al sabato, dalle 10 alle 18, ingresso cancello 14.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.