La mostra Il tatto come guida alla scoperta dell’arte

Nel bicentenario della nascita di Louis Braille, la Casina di Raffaello ospita fino al 3 maggio la mostra «Di che colore è il vento». Un modo divertente e speciale per rende omaggio all’inventore di un altro modo di leggere e scrivere lettere e numeri, grazie all’esposizione di oltre 80 titoli e prototipi raccolti tra le collezioni degli editori più rappresentativi del settore. La mostra accompagnerà i visitatori alla scoperta di un modo diverso di intendere l’illustrazione per l’infanzia, fatta di parole segrete, di puntini e immagini a rilievo, che spesso gli occhi da soli non sono in grado di vedere. I libri tattili nascono per soddisfare le esigenze dei bambini con differenti abilità di lettura ma nel tempo hanno trovato sempre più estimatori grazie all’originalità delle creazioni, sospese tra la didattica speciale e il libro d’arte. Sono infatti libri da leggere e guardare, da sfogliare a occhi chiusi, lasciando le mani libere di immaginare. Stimolare la fantasia coinvolgendo anche il tatto è un insegnamento prezioso raccolto già in passato da artisti del calibro di Bruno Munari e Leo Lionni e, più recentemente, dal talentuoso Katsumi Komagata.

L’esposizione della Casina di Raffaello si compone di tre sezioni: la prima presenta i libri tattili con finalità puramente didattica, strumento fondamentale di integrazione scolastica; segue la sezione dedicata ai libri vincitori del premio internazionale di letteratura adattata Typhlo e Tactus, che dal 2000 al 2007 ha premiato i migliori album pensati per bambini con disabilità visiva; infine una sezione interamente riservata ai libri tattili d’artista realizzati da autori come Katsumi Komagata, Sophie Curtil e Mauro L. Evangelista.

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