Mostre, Kandinsky a Milano con l'astrattismo italiano

Mostre, Kandinsky a Milano con l'astrattismo italiano

Milano - Una geniale fusione di forme, colori e musica. E' l'espressione della sensibilità artistica di Wassily Kandinsky. All'artista russo Palazzo Reale dedica una mostra che documenta l'influenza avuta da questo maestro dell'astrattismo internazionale su coloro che in Italia seguirono la nuova corrente artistica, tra gli anni Trenta e Cinquanta del secolo scorso. "Questa rassegna - ha sottolineato l'assessore alla cultura del Comune di Milano, Vittorio Sgarbi - non vuole soltanto riflettere su un artista molto popolare, ma collegarlo al contesto degli astrattisti lombardi, che al suo arrivo a Milano, negli anni Trenta, hanno riflettuto sui temi culturali di visione dell'arte. Kandinsky è filosofo prima che pittore". Hanno aderito alla mostra con i loro prestiti diversi musei italiani e stranieri a cominciare dalla Galleria Tretjakov di Mosca, dalla quale arriverà la prossima settimana uno dei maggiori capolavori di Kandisky, Composizione VII, del 1913.

La mostra Organizzata dal Comune, insieme alla fondazione Mazzotta, la mostra "Kandinsky e l'astrattismo in Italia 1930-1950" è stata inaugurata oggi a Palazzo Reale, dove sarà ospitata fino al 24 giugno. Saranno esposte una quarantina di opere di Kandinsky e 65 di artisti italiani che, nel 1935, esposero le loro opere nella milanese Galleria del Milione, punto di riferimento dell'astrattismo italiano. Furono Oreste Bogliardi, Virginio Ghiringhelli, Mauro Reggiani, Luigi Veronesi, Lucio Fontana, Osvaldo Licini, Mauro Melotti e Attanasio Soldati. Sono inoltre documentate le connessioni tra Futurismo e Astrattismo, di cui furono protagonisti Bruno Munari, Enrico Prampolini, il russo trapiantato in Italia Nicolaj Diulgheroff e Cesare Andreoni. Una sezione è dedicata al gruppo dei comaschi Carla Badiali, Mario Radice, Manlio Rho, Aldo Galli, Carla Prima, Cordelia Cattaneo, Cesare Cattaneo. Un'altra ancora ad Alberto Megnelli. Sono infine ripercorsi gli anni del secondo dopoguerra, dalla metà degli anni Quaranta ai primi anni Cinquanta, ricordando la mostra "Arte astratta e Concreta" nel Palazzo Reale di Milano nel 1947, i movimenti di "Arte Concreta" a Milano e "Astrattismo Classico" a Firenze ed altri artisti che lavorarono nelle diverse città italiane. In occasione di questa mostra la Vodafone lancia l'iniziativa "Anche tu critico d'arte", premiando i migliori commenti all'esposizione che i visitatori invieranno tramite sms.

Orari La mostra

sarà aperta al pubblico ogni giorno dalle 9,30 alle 19,30, il giovedì chiusura posticipata alle 22,30, lunedì mattina resterà chiusa (apertura alle 14,30). Il biglietto costa 9 euro. La biglietteria chiude un'ora prima.

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