Largo alle due ruote, questa la politica dellassessore ai Lavori pubblici Bruno Simini che ha in mente una serie di iniziative per incentivare luso di moto e motorini a Milano. Con una premessa: lutilizzo di moto e motorini per spostarsi in città, rispetto alle auto, dovrebbe essere incentivato in quanto riduce notevolmente il traffico. «Non solo, non è vero che le moto inquinano come le macchine - commenta Simini - il calcolo sulle emissioni che viene fatto non è corretto perché non tiene conto dei tempi di percorrenza. Per fare lo stesso tragitto il tempo che si impiega in moto è inferiore rispetto a quello dellauto».
È plausibile pensare che lEcopass verrà esteso anche alle moto?
«Non se ne è mai parlato - replica secco lassessore - e mi sembra che lidea sarebbe assolutamente contraria al principio che ispira lEcopass, cioè chi inquina paga: le moto inquinano meno e riducono anche il traffico». Insomma i motociclisti possono tirare un sospiro di sollievo: in Comune cè chi pensa a loro. Innanzitutto sono in arrivo nuovi parcheggi per moto e biciclette, sparsi per tutta la città. Il numero è consistente e sarà in continuo aumento: «Il mio obiettivo è pianificare - spiega lassessore ai lavori pubblici, insieme e alla polizia locale - 2mila nuovi posti lanno». Un centinaio saranno solo in via Tagliamento e in via Luigi di Savoia, ma non solo i motociclisti potranno finalmente parcheggiare in tutta la città (questanno ne sono già stati realizzati 15.928 - vedi tabella -). Nellagenda di Simini anche lestensione dellaccesso alle corsie preferenziali per i centauri: «Prendiamo corso Magenta, corso di Porta Vigentina e viale Mazzini. Si tratta di strade, infatti, dove il divieto alle moto non è giustificato da alcun pericolo o limitazione, per questo penso che si possa allargare laccesso intanto a questi viali». Permettere laccesso alle corsie preferenziali non significa solo agevolare i motociclisti, ma anche proteggerli. Con una raccomandazione: «Ricordo ai motociclisti - avverte Simini - che le corsie preferenziali non sono fatte per le gare. Molti incidenti stradali sono, infatti, causati per leccesso di velocità e limprudenza dei centauri».
E a proposito di sicurezza ecco unaltra buona notizia: nel bilancio del 2008 sono stati stanziati 4 milioni di euro per rimuovere dalla strada pavé e i binari morti e, insomma, quegli ostacoli che mettono a serio rischio lincolumità dei milanesi «a due ruote». Ci sono delle zone, come per esempio via Palestro, dove ci sono i binari del tram, nonostante il tram non passi più dal 1961.
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