Le moto si preparano a un anno in calo del 6% Ripresa già dal 2009

Anche il settore delle due ruote è malato, ma lo stato febbrile di cui soffre è meno serio di quello del comparto automobilistico: l’anno, secondo le previsioni di Confindustria Ancma, si chiuderà con un calo delle vendite a una cifra (5 o 6% in meno rispetto al 2007), mentre per l’auto le stime sono più pessimistiche (-13%). E a differenza delle quattro ruote, scooter e moto dovrebbero risollevarsi nel 2009. Tutte previsioni snocciolate ieri da Guidalberto Guidi, presidente di Confindustria Ancma, nella giornata inaugurale di Eicma 2008, il grande Salone del ciclo e del motociclo ospitato nei padiglioni del polo fieristico milanese di Rho. «Mi aspetterei che ci fosse una variazione del trend - ha detto Guidi, che questa mattina taglierà il nastro della rassegna insieme al premier Silvio Berlusconi - anche perché le due ruote a motore si stanno confermando come mezzo di lavoro sostitutivo delle automobili».
Guidi si è anche detto favorevole a una possibile estensione, per il prossimo anno, degli incentivi statali: «Non vorrei che si parlasse di rottamazione - ha precisato - perché è una complicazione. Dovremmo solo continuare ad avere ciò che abbiamo oggi: un bonus al cambio delle due ruote a motore inquinanti con nuovi modelli che consumano e “sporcano” meno». A ottobre, intanto, il settore ha registrato una riduzione delle vendite del 5,9%, con le moto particolarmente negative (-11,5%) e gli scooter meno penalizzati (-3,6%) insieme ai «cinquanta» (-4,5%). In Fiera, i mille espositori provenienti da 33 Paesi, non si limitano a presentare le novità a due ruote con e senza motore: spazio viene dedicato all’offerta low cost, soprattutto cinese, taiwanese e coreana (con 900-1.000 euro è già possibile acquistare un «cinquanta») e alle motorizzazioni alternative (Piaggio, in proposito, espone uno scooter ibrido). Il gruppo di Pontedera presenta, inoltre, tutte le novità del suo ricco portafoglio di marchi (Aprilia, Derbi, Gilera, Moto Guzzi, Piaggio, Scarabeo e Vespa). «Con gli oltre 700mila veicoli prodotti nel 2007 (la cifra non include i volumi della joint venture cinese pari a oltre 200mila veicoli, ndr) siamo il costruttore europeo con la presenza multinazionale più forte», ha osservato Stefano Sterpone, neoresponsabile della direzione commerciale europea.

E mentre Ducati, che in nove mesi ha già realizzato il fatturato del 2007, attende il delisting entro la fine dell’anno, il presidente di Bmw Italia, Andrea Castronovo (+7,1% le vendite da gennaio nel nostro Paese, secondo mercato assoluto per le moto bavaresi), «apre» al possibile lancio di uno scooterone targato Monaco: «Per crescere non si può stare fuori da alcuni segmenti: tra questi, c’è quello della mobilità urbana».

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