Fabio Buzzi ha vinto ancora la Cowes-Torquay-Cowes, lunica vera competizione offshore rimasta nel panorama motonautico internazionale. Ledizione 2010, valevole anche come prima «Uim Marathon World Cup», è coincisa con il 50° anniversario della competizione. LIsola di Wight, le acque del Solent e della Manica sono considerate luniversità delloffhsore. Da quando Sir Max Aitken la istituì, sulla falsariga della Miami-Nassau-Miami, vi hanno partecipato tutti i grandi della motonautica internazionale. Scorrendo lalbo doro, infatti, si leggono i nomi di Sonny Levi, Dick Bertram, Don Aronow, Carlo Bonomi, Renato Della Valle, Stefano Casiraghi, Domenico Achilli, Norberto Ferretti, Hannes Bohinc e, ovviamente, Fabio Buzzi. «Fabio», come lo chiamano sullisola, ha sbaragliato lagguerrita concorrenza (oltre 30 partecipanti) vincendo sia la prima prova (100 miglia) sia la seconda, la Cowes-Torquay-Cowes (oltre 178 miglia.
A bordo del suo storico 46 piedi ex «Cesa 1882» con il quale aveva già vinto nel 88 e nel 2008, coadiuvato da Emilio Riganti al volante e dal navigatore britannico Simon Powell, Buzzi ha preceduto nella prima prova lo scafo Powerboat Asia Event del Cinese Martin Lai mentre nella seconda, la C.t.c. «Kerakoll» del lecchese Mario Invernizzi, altro scafo Fb Design. Lo scafo più vincente nella storia della motonautica, così è considerato il monocarena «alato» con il quale anche Stefano Casiraghi vinse il mondiale offshore nell89, ha fatto nuovamente incetta di trofei conquistando tra laltro il prestigioso «The Harmsworth Trophy» quale vincitore della «Uim Marathon Cup», storico trofeo istituito nel 1903, e il «The Beaverbrook Trophy» per il trionfo nella Ctc. Lingegnere ha corso con licenza Americana Uim-Apba per superati limiti di età imposti dalla Federazione italiana Motonautica e fissati a 65 anni.
«È stata una gara massacrante, soprattutto la seconda - ha detto lingegner Buzzi - quando le condizioni del mare erano veramente impegnative. La mia barca è stata ancora una volta perfetta e dopo ben 25 anni dalla sua prima gara continua ad essere vincente. Il merito della vittoria va anche ai fantastici propulsori diesel Fpt Fiat Powertrain Technologies che hanno equipaggiato sia il mio Red Fpt sia il Kerakoll giunto secondo. Io avevo 4 motori da 600 hp mentre il Kerakoll, con due nuovi propulsori sperimentali da 650 hp completamente di serie, è andato veramente forte. In queste gare è fondamentale l affidabilità dello scafo e soprattutto dei motori. Presenteremo i nuovi propulsori al Salone Nautico di Genova e prima, se le condizioni meteo lo permetteranno, proveremo a battere il record di traversata da Venezia a Montecarlo con il Kerakoll di Mario Invernizzi».
Il record fu stabilito da Buzzi nel 2004 con lo scafo Sony: 1122 miglia in 23h55 alla media di 46,9 nodi. Per la cronaca Red Fpt ha trionfato nelle 178,1 miglia della Cowes-Torquay-Cowes in 3h 2625 alla media di 51,77 nodi.
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