Motori

Addio a Patrick Tambay, il "pilota gentiluomo" che sostituì Villeneuve in Ferrari

L'ex pilota francese arrivò a Maranello dopo la tragica morte di Villeneuve a Zolder. Con la Rossa conquistò due vittorie, in Germania e a Imola

Addio a Patrick Tambay, il "pilota gentiluomo" che sostituì Villeneuve in Ferrari

È morto all'età di 73 anni Patrick Tambay. L'ex pilota era da molto tempo affetto dal morbo di Parkinson. A dare la triste notizia è stata la famiglia. Per due anni fu al volante della Ferrari, con la quale colse i suoi risultati migliori: nel 1982 il primo podio (terzo in Gran Bretagna) e la prima vittoria (in Germania), che dedicò a Gilles Villeneuve. L'anno successivo si ripetè a Imola, nel Gp di San Marino. Corse anche per McLaren e Renault. Ha vinto due volte il CanAm North American Championship (1977 e 1980).

La carriera

Nato a Parigi il 25 giugno 1949, esordì in F1 nel 1977 con la Ensign Ford e il team Theodore prima di passare alla McLaren nel 1978 e poi alla Ferrari nel 1982, dove prese il posto di Gilles Villeneuve, deceduto nel tragico incidente di Zolder. Al Cavallino affiancò un altro francese, Didier Pironi, anch'egli vittima di un grave incidente poche settimane dopo quello di Villeneuve, durante le qualifiche del Gp di Germania. Proprio sul cicrcuito tedesco, Tambay conquistò la prima vittoria della carriera, risollevando psicologicamente una Ferrari sconvolta per gli ultimi accadimenti. Chiuse quella stagione al 7° posto nella classifica iridata.

Nel 1983 vinse un altro Gp, sempre con la Ferrari e a Imola, giungendo 4° in campionato, il miglior piazzamento in classifica in 9 stagioni di F1. Alla fine di quella stagione lasciò la Ferrari e firmò per la Renault, squadra con cui non vinse gare nelle due stagioni successive. Quell'avventura non fu fortunata, con l'11° e il 12° posto nelle due stagioni affrontate. Considerato un "pilota gentiluomo", Tambay partecipò anche quattro volte alla 24 Ore di Le Mans, ottenendo come miglior risultato un 4° posto al volante di una Jaguar nel 1989. Partecipò anche alla Parigi-Dakar dove ottenne due terzi posti (1988 e 1989). In F1 ha corso 114 Gp, vinto due volte con 5 pole position, 4 secondi e 5 terzi posti e 2 giri veloci in gara.

Il legame con Villeneuve

In Ferrari molti si ricordano ancora dei suoi modi gentili. Francese di ricca famiglia parigina, educato, sempre sorridente, nonostante i pochi successi conquistati ha lasciato un grande ricordo nei tifosi della Rossa.

Enzo Ferrari lo descrisse così: "Tambay aveva doti tecniche e umane, che la nostra squadra risvegliò: Patrick poté finalmente dimostrarsi un collaudatore preciso e instancabile, oltre che un pilota redditizio, vincente". Nel 1982 arriva la sua grande occasione: Villeneuve perde la vita nel terribile incidente di Zolder e Tambay viene chiamato a Maranello per sostituire l'amico.

Queste le sue parole in una intervista dell'epoca: "Quando venni a sapere della sua scomparsa ero alle Hawaii, dai miei suoceri. Mi telefonò Pironi per avvisarmi che Gilles aveva avuto un brutto incidente. Era qualcosa che tutti sapevamo sarebbe potuta succedere in ogni momento, ogni volta andava al limite ed ogni volta cercava di superarlo, andando sempre un po' più oltre. Il giorno dopo la sua morte fui contattato dalla Ferrari per sostituirlo, su suggerimento di Pironi. Ferrari sapeva che non avrei saputo direi di no…".

La sua più grande affermazione rimane quella di Imola 1983, quando vince il Gp di San Marino davanti a una folla impazzita che applaude lui e la rossa vettura 27 come per un riscatto dovuto alla memoria di Villeneuve. Quel giorno non poté trattenere le lacrime sotto il casco alla vista di uno striscione dei tifosi: "Tambay vendica Gilles". Negli ultimi metri di gara la sua monoposto compie una piccola deviazione per toccare una bandiera canadese. Un'immagine rimasta nel cuore di tutti i ferraristi.

Commenti