F1, Ferrari in palla nelle libere a Baku: Hamilton davanti a Leclerc, a muro Norris

Le due Ferrari dominano la seconda sessione di libere sul circuito azero, con l'inglese che strappa la pole provvisoria al monegasco. Giornata no per le McLaren: Norris finisce a muro, Piastri solo 12°

F1, Ferrari in palla nelle libere a Baku: Hamilton davanti a Leclerc, a muro Norris
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Se il buongiorno si vede dal mattino, la trasferta in Azerbaijan potrebbe portare parecchie soddisfazioni alla Ferrari. Questo, in estrema sintesi, è il risultato delle prove libere sul veloce tracciato cittadino di Baku, che hanno visto Lewis Hamilton e Charles Leclerc avere la meglio sulla concorrenza. Se nella prima sessione di libere erano state le due McLaren a dettare il passo, la Fp2 ha visto un netto dominio delle Rosse, che occupano la prima fila provvisoria.

Pomeriggio infernale, invece, quello delle Papaya, con Lando Norris che perde il controllo del retrotreno e finisce pesantemente a muro ed Oscar Piastri in netta difficoltà. Il leader della classifica piloti viene anche investigato dalla direzione corsa per non aver rispettato il regime di bandiera gialla. Se Verstappen chiude solo sesto, incoraggiante il quarto posto di Kimi Antonelli, subito dietro al compagno di squadra George Russell. Le monoposto torneranno in pista sabato dalle 14 per le qualifiche ufficiali del Gran Premio dell’Azerbaijan, che si terrà domenica alle 13, sempre in diretta e in esclusiva su Sky.

Dominio Ferrari, Norris a muro

La prima sessione di prove libere sul particolare tracciato della capitale dell’Azerbaijan si era chiusa con il calvario di Lewis Hamilton, solo tredicesimo dopo aver collezionato prima un contatto con le barriere e poi una foratura all’anteriore sinistra. Il primo contatto con il veloce e variato circuito cittadino era stato complicato non poco dai problemi ad un cordolo che avevano costretto ad una lunga sosta delle libere. A dominare i tempi erano state le due McLaren di Norris e Piastri, a caccia della doppietta che garantirebbe con ampio anticipo il titolo costruttori alla scuderia di Woking. Seconda fila provvisoria per la Ferrari di Charles Leclerc e la Mercedes di George Russell ma quando le monoposto tornano in pista nel tardo pomeriggio, l’attenzione di tutti va all’asfalto sconnesso e al vento che, specialmente in rettilineo, disturba l’aerodinamica delle vetture.

F1 Baku FP1 Hamilton

La cosa non importa molto a Charles Leclerc, che si lancia a caccia della quinta pole position consecutiva sul circuito azero. Il monegasco è già competitivo nel primo tentativo ma deve lasciare il primo posto a Norris: la prima uscita con la gomma rossa vede l’inglese della McLaren davanti a Leclerc e al solito Max Verstappen. Leclerc torna in testa approfittando della scia di Bortoleto sul rettilineo mentre Hamilton, incollato agli scarichi del compagno di box, sembra molto più competitivo che nella prima sessione di libere: nonostante monti le medie, il suo 1:41.543 gli vale la pole position provvisoria. Meno bene vanno le cose in casa McLaren con Piastri, solo 12°, che rientra ai box per provare qualche modifica all’assetto. Le cose vanno di male in peggio quando Norris torna in pista: l’inglese perde il retrotreno della sua vettura, sbattendo violentemente contro il muretto. Sospensione distrutta e giornata finita per Norris, costretto a rientrare ai box a piedi.

Mentre Leclerc si riporta in testa abbassando di quasi due decimi il tempo di Hamilton, anche Piastri va a muro ma senza danneggiare la sua monoposto. Mentre l’australiano della McLaren si ritrova investigato dalla direzione gara per non aver rispettato il regime di bandiera gialla, Hamilton rende il favore al compagno di squadra togliendogli la pole provvisoria. Gli ultimi minuti sono dedicati alle prove di partenza e alla ricerca del passo gara ma il verdetto sembra chiaro: la Ferrari conferma il suo feeling con la pista di Baku, molto su cui lavorare in casa McLaren.

Notevole il quarto tempo di Kimi Antonelli, subito dietro al compagno di squadra Russell mentre Max Verstappen scivola al sesto posto, beffato dal sorprendente Bearman per soli nove millesimi di secondo.

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