Se il buongiorno si vede dal mattino, il weekend brasiliano delle Ferrari non offrirà gioie per i tifosi delle Rosse. Nell’unica sessione di prove libere sul tracciato di Interlagos, Leclerc ed Hamilton illudono i tanti ferraristi, rimanendo a portata di tiro dai primi per quasi tutta la Fp1 per poi rovinare tutto nel finale. Se Hamilton si gira nell’ultimo tentativo, Leclerc e Verstappen nemmeno provano il giro in configurazione qualifica, precipitando nelle retrovie. A dominare la classifica provvisoria la coppia McLaren, con Norris che strappa la prima posizione al compagno di squadra Piastri sul filo di lana. Bilancio sconsolante per i due alfieri della scuderia di Maranello, che a sorpresa ha preferito lavorare sul passo gara: Leclerc ed Hamilton sono più veloci solo di Tsunoda, che aveva peraltro danneggiato la sua Red Bull impattando sulle barriere. Monoposto di nuovo in pista alle 19.30 italiane per lo shootout della sprint race, che prenderà il via sul tracciato di San Paolo sabato alle 15.
La spunta Norris. Ferrari, che combini?
Considerato come la corsa per il titolo piloti stia entrando nella fase cruciale, le uniche prove libere previste sullo storico circuito di Interlagos diventano ancora più importanti. I punti extra in palio nella poco amata sprint race potrebbero fare tutta la differenza del mondo. Una volta pulita la pista, le prime vetture scendono sul tracciato paulista, inclusa la Ferrari di Lewis Hamilton, che per l’occasione indossa un casco dedicato al suo mito Ayrton Senna. La prima uscita di Leclerc si chiude con un quinto posto mentre sono le due McLaren di Norris e Piastri a far segnare i migliori tempi, con l’eterno Fernando Alonso a separare i due alfieri della scuderia di Woking. Il secondo posto di Hamilton dura davvero poco, visto che l’inglese in papaya torna in testa con un discreto 1:12.051. A pagare le conseguenze dell’asfalto molto scivoloso è la Red Bull di Yuki Tsunoda che impatta nelle barriere con l’anteriore sinistra, disseminando di detriti la pista: bandiera gialla per consentire agli addetti di ripulire il tracciato. Il primo a scendere sotto il muro dell’1:12 è George Russell, con il terzo incomodo nella lotta per il titolo piloti, Max Verstappen, che si prende la seconda posizione provvisoria: a differenza del pilota Mercedes, però, l’olandese sta già montando un treno di soft. A 40 minuti dalla fine della Fp1, i tempi si abbassano drasticamente dando il via ad una battaglia a tre tra Piastri, Leclerc e Verstappen per la seconda posizione.

Nonostante sia ancora influenzato, Carlos Sainz gira alla grande, portando la sua Williams alle spalle della Red Bull del campione del mondo in carica. Dopo una partenza incoraggiante, le Ferrari di Leclerc ed Hamilton occupano la quarta e quinta piazza ma resta ancora tanto tempo a disposizione per risalire la classifica. Il fatto che molti piloti siano già vicini al limite si nota quando Verstappen va lungo, riuscendo comunque a continuare la sessione senza ulteriori problemi. Le distanze sono comunque minime: ben 17 piloti in un solo secondo dal miglior tempo fatto registrare da Russell. Gli ultimi 15 minuti vedono un Norris solo undicesimo e molto scocciato al box ma rimane l’ultimo tentativo in configurazione qualifica. Appena le due McLaren passano il traguardo, il tempo si abbassa di quasi un secondo, a conferma che saranno le due papaya a partire da favorite anche stavolta. Le due Ferrari, invece di inseguire la prestazione di punta, montano dure usate per lavorare sul passo gara mentre il rinato Hulkenberg porta la sua Sauber al terzo posto.
Nonostante siano in testa, le due McLaren tornano ai box per modificare l’aerodinamica e cercare più grip: Piastri è il primo a scendere sotto l’1:10 mentre Hamilton si gira mentre cerca di risalire la classifica, causando una bandiera gialla. Sul filo di lana, arriva il miglior tempo di Norris, che completa una prima fila tutta papaya: molto su cui riflettere per la Ferrari, visto che Leclerc ed Hamilton sono solo 18° e 19°.