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Frasi razziste e omofobe contro Hamilton: arriva "la stangata" per Piquet

L'ex pilota brasiliano dovrà pagare una multa di 800mila euro. Il processo era iniziato nel 2022, dopo la denuncia di quattro associazioni, impegnate nella difesa dei diritti LGBT+

Frasi razziste e omofobe contro Hamilton: arriva "la stangata" per Piquet

Nelson Piquet, tre volte campione del mondo di Formula 1, è stato condannato a pagare cinque milioni di real brasiliani, l'equivalente di circa 800mila euro, per aver fatto commenti razzisti e omofobi su Lewis Hamilton, durante un'intervista rilasciata nel 2021 al canale YouTube Enerto. Lo ha sancito la sentenza emessa in Brasile ieri dal ventesimo Tribunale civile di Brasilia dopo la causa intentata all'ex pilota da quattro associazioni, impegnate nella difesa dei diritti LGBT+. Una somma inferiore rispetto alla richiesta dell'accusa che, sarà destinata ai fondi per la promozione dell'uguaglianza razziale e contro la discriminazione delle persone LGBT+.

Le motivazioni

La sentenza ha un valore simbolico. Lo ha ribadito il giudice Pedro Matos de Arrud, spiegando come l'importo del risarcimento sia stato dato "per apprezzare la funzione riparatoria della responsabilità civile, ma anche quella punitiva. Con la speranza che la società possa un giorno essere libera dagli atti perniciosi che sono il razzismo e l'omofobia". Dello stesso avviso Marlon Reis, avvocato che rappresentava le quattro associazioni per i diritti umani: "Piquet non ha offeso solo Hamilton, ma la coscienza dell’intero popolo brasiliano impegnato in una lotta permanente per l’affermazione dell’uguaglianza come regola fondamentale della convivenza".

Il caso

La vicenda risale al novembre 2021. Sul canale YouTube Enerto, Piquet si scagliò contro Hamilton accusandolo di aver estromesso il rivale Max Verstappen volontariamente nel GP di Gran Bretagna di quell'anno."Il ne***etto ha posizionato l'auto in modo che Verstappen non potesse sterzare", aveva detto. E, poi, ancora: "Il n***etto sapeva che quella curva non sarebbe stata affrontabile da due piloti contemporaneamente. È stato semplicemente fortunato che solo l’altra macchina sia andata a sbattere, ma ha agito in modo sporco".

Poi in un'altra intervista, divulgata dall'account Twitter Metropoles, Piquet se la prese con Nico Rosberg, figlio di Keke iridato nel 1982, che in quell'anno vinse il mondiale proprio davanti ad Hamilton:"Keke era una m..., non aveva alcun valore, proprio come suo figlio Nico. Ha vinto un campionato, ma il n***etto deve aver dato un po’ troppo il c**o in quel periodo e per questo non ha guidato bene".

Queste uscite divennero virali nel giugno 2022, spingendo tre parlamentari a chiedere provvedimenti contro il tre volte campione del mondo. A loro si unirono Educafro, Centro Santo Dias, Aliança Nacional LGBTI+ e la Asociación Brasileña de Familias Homotransafectivas, quattro associazioni impegnate nella lotta contro la discriminazione. La magistratura ha aperto il caso nel luglio 2022.

Il botta e risposta

Nel frattempo Piquet aveva pubblicamente fatto le scuse a Hamilton dichiarando che, il termine usato "è stato ampiamente e storicamente usato a livello colloquiale nel portoghese brasiliano come sinonimo di 'ragazzo' o 'persona' e non è mai stato inteso offendere". Poi spiegando che "non userei mai la parola di cui sono stato accusato in alcune traduzioni. Condanno fermamente qualsiasi insinuazione che la parola sia stata usata da me con lo scopo di sminuire un pilota a causa del suo colore della pelle".

Pronta la risposta di Hamilton, che aveva liquidato l'ex pilota brasiliano così:"Abbiamo ancora tanto lavoro da fare, sono abituato a confrontarmi col razzismo ma è obbligatorio cambiare atteggiamento. Se vogliamo crescere e cambiare direzione, dobbiamo agire e anche non consentire più a certe persone di potersi esprimere pubblicamente.

Rappresentano il passato, sono vecchi, ora basta".

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