Motori

F1, lavori in corso all'autodromo di Monza

Angelo Sticchi Damiani, presidente Aci, monitora da vicino l'andamento dei lavori di adeguamento dell'autodromo di Monza, che hanno portato alla rimozione dell’asfalto e alla realizzazione di due nuovi sottopassi. Lavori da finire per inizio luglio. Il 1° settembre c'è il Gp

F1, lavori in corso all'autodromo di Monza

Ascolta ora: "Lavori in corso all'autodromo di Monza"

Lavori in corso all'autodromo di Monza

00:00 / 00:00
100 %

“Mi sento un po’ come Atlante, ho grande senso di responsabilità. Per questo tornerò il prossimo giovedì, per vedere l'avanzamento dei lavori”. Angelo Sticchi Damiani, presidente Aci, monitora da vicino l'andamento dei lavori di adeguamento dell'autodromo di Monza, che hanno portato alla rimozione dell’asfalto e alla realizzazione di due nuovi sottopassi, per rispondere alle richieste di Formula 1. Il Tempio della velocità, la prima fase del cantiere di ammodernamento e messa in sicurezza l’ha vissuto con il freno a mano tirato: tra autorizzazioni e vincoli, la burocrazia ha fatto perdere il sorriso anche al numero uno dell’Automobile club d’Italia. “L'obiettivo non è così scontato, in Italia le autorizzazioni sono complicate, il sistema delle autorizzazioni è soffocante e la partenza del cantiere è stata complessa. Ma nelle ultime settimane si sta recuperando tempo. L’obiettivo resta quello della Formula 1”, che in Brianza arriverà per il Gp il prossimo 1 settembre. Il che significa che i lavori dovranno essere terminati per inizio luglio, con agosto dedicato alla gommatura dell’asfalto.

Lavori autodromo Monza

Al momento, il paddock 2 è trasformato in un deposito di inerti (tra cui i cordoli) e materiale di risulta che verrà in parte reimpiegato, l’uscita della Parabolica e la zona delle piscine deturpate dagli enormi sottopassi in fase di realizzazione: il primo (oltre 60 metri coperti) con una nuova rotatoria e doppio senso di percorrenza per l’accesso dei tir delle scuderie, il secondo leggermente più piccolo. Entrambi con viabilità pedonale protetta.

Autodromo Monza

L’impianto del 1922 mai come ora ha messo a nudo le proprie cicatrici per rifarsi il lifting: operazioni di bonifica ordigni bellici (senza che nulla fosse trovato, come invece accadde prima del Gp scorso), qualche verosimile incremento di costi per gli interventi sulle Varianti, l’asfalto originale da ritombare per fare da sottostruttura. Questi alcuni degli interventi complessi, in un’agenda che prevede anche la copertura dei box e la realizzazione di nuove tribune. “Siamo in fase di trattativa per il rinnovo del contratto e questi interventi giocano in questo senso”, ha proseguito Sticchi. “Monza non deve essere un monumento alla propria storia, ma un passo avanti anche in tecnologie. Monza è la nostra storia, non c'è rischio di avvantaggiare Imola, che comunque merita il secondo Gp.

Quello che - finché potremo - difenderemo”, ha chiuso Sticchi.

Commenti