
La Formula 1 lascia l'Europa per volare fino a Baku dove scatterà l'ultimo terzo di una stagione che già domenica potrebbe veder la McLaren festeggiare il decimo mondiale Costruttori. Ha un vantaggio così grande sulla Ferrari e sul resto del mondo che infilando una serie di combinazioni (un primo e un terzo posto, ad esempio) potrebbe chiudere il discorso con largo anticipo e poi magari farci divertire un po' permettendo a Piastri e Norris di duellare per il titolo piloti senza ordini color papaya.
La folle pista azera, un assurdo mix tra Monaco e Monza con velocità di punta superiori ai 340 orari, è però anche una delle preferite da Charles Leclerc che qui è partito in pole le ultime quattro volte, senza poi mai finire davanti. È una delle poche chance rimaste alla Ferrari per cancellare lo zero dalle vittorie che sta contrassegnando questo 2025 (le altre saranno Singapore e Las Vegas). «È una pista in cui siamo andati forte anche in anni in cui era difficile farlo. Poi dalla pole alla vittoria sono tanti giri in più...», ha detto Leclerc a Sky con il sorriso ottimista del giovedì, quello che spesso la SF25 gli ha poi fatto sparire nel momento di andare in pista. Con il campionato ormai segnato, non c'è più nessuno che ha delle novità da mettere in gioco, si lavora sugli assetti e sulle capacità dei piloti per fare la differenza. «Non siamo la macchina migliore. Lo è la McLaren, ma mi aspetto grandi cose anche da Red Bull e Verstappen. Questi team sono molto più forti di noi».
Charles qui ha spesso dimostrato di avere qualcosa in più degli altri. Vedremo quanto lontano gli finirà Hamilton. Sotto osservazione anche Kimi Antonelli, uno per cui gli esami sembrano non finire mai.
Ha bisogno di un weekend sereno per evitare che Toto Wolff se la prenda ancora con i suoi piloti come l'ultima volta. Sembra si stia Vasseurizzando anche lui. Nel senso che sta diventando bravissimo a dare le colpe agli altri.