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MotoGP, Bagnaia e Marquez a terra, a Portimao vince Martin su Bastianini

Sul circuito portoghese domina il pilota spagnolo, che resiste nel finale alla rimonta del riminese. Alle loro spalle, le scintille tra i due prossimi compagni di squadra si risolvono in una disastrosa caduta

MotoGP, Bagnaia e Marquez a terra, a Portimao vince Martin su Bastianini

Il circuito di Portimao offre verdetti sorprendenti nella seconda gara del mondiale di MotoGp. In un finale nervoso, i futuri compagni di squadra Pecco Bagnaia e Marc Marquez si toccano e finiscono a terra, rovinando le rispettive gare. A ridere Jorge Martin, che domina la gara e si porta a casa la vittoria, riuscendo a resistere alla rimonta di Enea Bastianini, che chiude secondo, approfittando della caduta all’ultimo giro dell’Aprilia di Maverick Vinales. Terza posizione per il giovane Pedro Acosta, che sale a podio dopo solo due gare in MotoGp.

Acosta scatenato, Bagnaia soffre

Dopo la doccia gelata del lungo nel finale della sprint race di sabato pomeriggio, Pecco Bagnaia si presenta sul circuito di Portimao con un compito non semplice: risalire dalla seconda fila e portare a casa una vittoria fondamentale per la classifica piloti. Enea Bastianini, che dopo l’exploit in qualifica aveva deluso nella sprint race, sarà determinato a partire meglio di ieri mentre l’Aprilia di Maverick Vinales punta a confermare la vittoria nella mini-gara e fare bottino pieno di punti. A far sensazione la presenza di José Mourinho, con l’ex tecnico romanista che avrà il compito di sventolare la bandiera a scacchi sul circuito di casa. Bagnaia parte bene ma non riesce ad impedire che Martin e Bastianini gli mettano le ruote davanti ma la bagarre è al calor bianco fin dalle prime curve. Marc Marquez si fa subito pericoloso alle spalle del campione del mondo in carica ma a sorridere è Martin, che sembra in grado di aprire un minimo di luce nei confronti di Vinales.

Nel secondo dei 25 giri, Martin accumula mezzo secondo sui rivali mentre Bagnaia prova a farsi sotto nei confronti di Bastianini. Il tracciato lusitano si conferma complicato, con Morbidelli ed Alex Marquez che cadono, riuscendo comunque a riprendere la gara. Posizioni più o meno cristallizzate in vetta, mentre ad entusiasmare il pubblico portoghese il duello Ktm con Binder che riesce a scavalcare Acosta e Miller. Il campione italiano conferma le carenze in termini di passo nei confronti di Bastianini, che è il più veloce e riesce a rosicchiare qualche centesimo al duo di testa: a fare la differenza nel finale di gara potrebbe essere il consumo delle gomme. Al 6° giro è Acosta a scatenato: El Tiburon sorpassa Binder e Marquez in neanche due giri, puntando decisamente a riprendere Bagnaia. Il piemontese è ad un secondo da Bastianini mentre Vinales è quasi riuscito nell’aggancio nei confronti di Martin.

Se il trio di testa è racchiuso in nemmeno mezzo secondo, Acosta si avvicina pericolosamente a Bagnaia, con Marc Marquez non molto lontano. Con 15 giri ancora da completare, si preannuncia un finale molto nervoso. Il decimo giro vede Bastianini perdere contatto con Vinales mentre Bagnaia sembra ormai aver mollato il trio di testa, preferendo difendersi dall’assalto di Acosta. L’attacco del Tiburon arriva subito ma il rookie va lungo e viene superato subito dopo da Bagnaia, che però sta soffrendo davvero troppo. Più avanti, invece, un minimo di elastico tra Vinales e Bastianini, che solitamente riesce ad essere estremamente competitivo nei finali di gara.

Bagnaia sbaglia ancora

Lo spavento sembra riuscire a scuotere Bagnaia, che al 13° giro mette la miglior prestazione in gara: un 1:38.830 che gli basta per allungare un attimo sui rivali. In testa, Martin approfitta del clima nuvoloso e delle temperature più basse mettendo otto decimi tra la sua moto e l’Aprilia di Vinales. Giro dopo giro Martin è sempre più in palla, con Maverick che torna a doversi preoccupare della rimonta di Bastianini, che ha un secondo e mezzo di vantaggio sul compagno di squadra. A dieci giri dalla fine, netto cambio di passo dei piloti di testa: Vinales mette il giro veloce e si riprende due decimi su Martin ma non riesce a scrollarsi di dosso Bastianini e Bagnaia. A soffrire questo ritmo forsennato è Marc Marquez, che perde un attimo contatto nei confronti di Acosta, sempre incollato agli scarichi del campione del mondo. Mentre Alex Marquez si ritira, Martin conferma di averne più di tutti, allungando a piacimento ogni volta che Vinales aumenta il ritmo.

Acosta non ha fretta e rimane attaccato a Bagnaia, aspettando il momento giusto per sferrare l’attacco giusto. La lotta di testa è a distanza, con Bastianini che risponde con un giro veloce, senza riuscire però a recuperare molto nei confronti di Vinales. A cinque giri dalla bandiera a scacchi, Acosta trova il modo di superare Bagnaia e resistere al suo contrattacco immediato: il piemontese si gira spesso per controllare un Marquez sempre più vicino. Il nervosismo gioca un pessimo scherzo al campione del mondo: appena lo spagnolo prova l’affondo e si allarga, Bagnaia va ad incrociare la traiettoria e tocca la Ducati del Team Gresini. I due campioni finiscono a terra, riescono a ripartire ma finiscono in coda al gruppo: parte l’inchiesta ufficiale per quello che sembra un errore del pilota italiano. Se Marquez prova una rimonta, Bagnaia ha danneggiato la moto ed è costretto al ritiro.

L’ultimo giro vede un Martin tranquillo in testa mentre la voglia di Vinales di difendere il secondo posto da un arrembante Bastianini gli costa carissimo: il pilota dell’Aprilia finisce a terra proprio all'ultimo giro, rovinando tutto. Il centauro riminese accenna una rimonta disperata ma non serve a niente: vince Martin davanti a Bastianini ed al rookie Pedro Acosta.

A masticare amaro, ovviamente, Bagnaia, che perde il contatto con la vetta della classifica.

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