MotoGp, decima vittoria stagionale per Marquez in Ungheria. Bezzecchi 3°, Bagnaia 9°

Continua il dominio sulla MotoGp dell'ex campione del mondo, che fa la settima doppietta al Balaton Park. Bezzecchi parte bene ma viene superato da Acosta mentre una penalizzazione limita la rimonta di Bagnaia

MotoGp, decima vittoria stagionale per Marquez in Ungheria. Bezzecchi 3°, Bagnaia 9°

Di riffa o di raffa, vince sempre Marc. In estrema sintesi, questo è il verdetto del weekend ungherese della MotoGp, che ha visto trionfare per la decima volta nella gara lunga il cannibale Marc Marquez. L’ex campione del mondo spagnolo non parte al meglio, scivolando in terza posizione dietro a Marco Bezzecchi e Franco Morbidelli ma il ritmo del campione iberico è troppo per i due azzurri, che sono costretti a lasciarlo andare.

L’alfiere dell’Aprilia deve accontentarsi del terzo posto dietro alla Ktm di Pedro Acosta mentre il romano ha un calo negli ultimi giri, chiudendo solo sesto. Nelle retrovie Pecco Bagnaia inizia bene ma, quando stava per rientrare nel gruppo di testa, viene penalizzato con un long lap e deve accontentarsi del nono posto. Il circus della MotoGp tornerà in pista nel weekend del 7 settembre a Barcellona, con Marquez sempre più vicino al titolo.

Bezzecchi c’è, rimonta Bagnaia

Le sorprese al Balaton Park iniziano già prima della partenza, con la penalizzazione inflitta a Bastianini e Quartararo per l’incidente al via della sprint race del sabato: due long lap penalties per l’italiano, uno solo per il francese. La sfortuna, poi, si accanisce su Di Giannantonio: tecnici al lavoro sulla sua moto dopo che il romano si è lamentato di qualche problema. Visto che parte dalla terza piazza, il pilota del team Vr46 prova a prendere il via, sperando che i guai alla sua Ducati siano stati risolti in tempo. Alla fine, Diggia è costretto a cambiare moto, partendo dalla pit lane ma la partenza vede un Bezzecchi stellare che si mette davanti a Marc Marquez, scivolato in terza posizione per un lieve contatto. Più indietro, invece, enorme rischio per Enea Bastianini, che attraversa la pista dopo una scivolata, venendo scansato di un niente dalle altre moto: a terra anche Alex Marquez, che chiude così un weekend decisamente sfortunato.

A 24 giri dalla bandiera a scacchi, Bezzecchi avanti con 8 decimi su Morbidelli, seguito a mezzo secondo da Marc Marquez e Acosta: mentre Marini rimane a contatto col duo Aldeguer-Martin, Bagnaia è già risalito in nona posizione approfittando della confusione nelle retrovie. A confermare il fatto che il nuovo tracciato ungherese va preso con le molle, finiscono nella ghiaia anche Joan Mir e Raul Fernandez, causando un’altra bandiera gialla. Situazione movimentata nel trio di testa: se Bezzecchi allunga a quasi un secondo, Morbidelli deve guardarsi le spalle dall’arrembante Marquez, che sta tornando a girare su tempi di tutto rispetto. Al dominatore della classifica piloti basta mezzo giro per scavalcare in maniera pulita il centauro romano e mettere nel mirino l’Aprilia di Bezzecchi facendo segnare il giro veloce. Morbidelli è costretto a cedere la terza posizione ad Acosta mentre Bagnaia supera Binder, portandosi in ottava posizione. A 19 giri dal traguardo, botta e risposta tra Marquez e Bezzecchi, che riesce a difendere la prima piazza nonostante l’alfiere della Ducati factory sembri averne di più.

La dura legge di Marquez

L’ex campione del mondo spagnolo rimane un paio di giri incollato agli scarichi dell’Aprilia di Bezzecchi prima di affondare l’attacco e portarsi in testa al Gran Premio d’Ungheria: alle loro spalle, continua la lenta risalita dalle retrovie di Pecco Bagnaia, che ora ha nel mirino la moto di Luca Marini ed il suo settimo posto. Appena ha pista libera, Marc Marquez abbassa il giro veloce e guadagna un secondo in mezzo in due giri nei confronti di Bezzecchi, che inizia a preoccuparsi per la rimonta della Ktm di Pedro Acosta. Ennesima scivolata ed ennesima bandiera gialla a 14 giri dalla bandiera a scacchi: a cadere in terra, stavolta, è Aldeguer, che stava spingendo forte per riportarsi nelle prime posizioni e giocarsi il podio. Nel frattempo, doccia gelata per Pecco Bagnaia: proprio mentre stava per riprendere Marini e provare a rendere meno amaro questo weekend, la direzione corsa gli infligge una long lap penalty dopo un dritto. Il piemontese lo sconta subito, rientrando in nona posizione.

Il ritmo di Acosta è troppo per Bezzecchi, la cui Aprilia inizia a pagare dazio nel finale di gara: caduta senza conseguenze per Jack Miller e nuova bandiera gialla ma il Gp d’Ungheria sembra aver dato tutti i verdetti che doveva dare. Se la situazione nel trio di testa è abbastanza consolidata, Morbidelli inizia a preoccuparsi dopo un gran giro di Jorge Martin, sempre più minaccioso alle spalle del centauro romano. Nel frattempo, se Bezzecchi ha un secondo e mezzo da recuperare ad Acosta, Bagnaia fatica a ricucire il gap nei confronti di Espargaro. Davanti a tutti, Marc Marquez continua a spingere come un forsennato, scendendo ancora sotto all’1:38 per allungare ulteriormente e portarsi a casa la 10a vittoria stagionale nella gara lunga.

Spavento per la caduta ad alta velocità di Zarco mentre Jorge Martin strappa la quarta piazza a Morbidelli, confermando i passi avanti visti nelle ultime gare. L’ultima emozione viene dal contatto tra Marini e Morbidelli a due giri dalla bandiera a scacchi: il centauro romano è costretto dalla direzione gara a restituire la posizione al romagnolo.

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