Prova Hyundai i20 1.1 CRDi Sound Edition 5P

Abbiamo provato la piccola coreana spinta dal tre cilindri Diesel dai consumi sorprendentemente bassi. Il motore è brillante, nonostante i soli 75 cv di potenza, e la guida gradevole e poco affaticante, grazie a sterzo, pedali e cambio super leggeri. La Sound Edition ha di serie il display touchscreen da 6.1” ma per il resto gli interni sono un po’ poveri. Costa 14.975,00 euro

Prova Hyundai i20 1.1 CRDi Sound Edition 5P

Lanciata nel 2009, questa popolare “segmento B” è stata profondamente aggiornata, dentro e fuori, nel 2012. E in attesa della nuova generazione di Hyundai i20, che vedrà la luce nel 2015, abbiamo guidato la versione più interessante della city car coreana: la 1.1 CRDi Sound Edition.
Interessante principalmente per il suo cuore pulsante, a cui hanno tolto un cilindro rispetto al precedente modello Diesel entry level, ma di cui non si sente la mancanza: il motore a tre cilindri, soluzione adottata ormai da molte Case (Nissan Micra DIG-S, Peugeot 208-leggi qui la nostra prova completa-, Ford Fiesta, con il suo 1.0 12V EcoBoost, giudicato il miglior motore del mondo. Ma anche marchi premium come MINI e BMW, con la i8), sembra infatti rappresentare l’architettura migliore per coniugare prestazioni ed efficienza. È silenzioso (a parte i primi minuti dall’avvio a freddo) e vibra poco; non è un mostro di potenza ma i suoi 75 cv sono molto ben distribuiti e la i20 risulta inaspettatamente pronta e brillante ad ogni regime. A stupire poi sono i consumi: 4.3 l x 100 km è quello medio dichiarato; 5.1 quello che abbiamo registrato durante il nostro test su percorsi tutt’altro che regolari.

Alla guida, lo sterzo risulta preciso anche se piuttosto morbido, mentre sono addirittura burrosi la leva del cambio (manuale a sei rapporti) e i pedali. Tutto questo, insieme all’elasticità del motore, rende la i20 poco affaticante sia nei percorsi tortuosi sia in città. Nella guida urbana si apprezzano poi le dimensioni compatte (3.995 mm x 1710 x 1490) e l’ottima visibilità, grazie alle forme piuttosto regolari della piccola coreana.
Dinamicamente la Hyundai i20 ha un comportamento abbastanza neutro: tra le sue qualità, oltre alla grande agilità, possiamo citare quella di “arrampicatrice” (parte del test si è svolto sulle strade innevate della Val d’Aosta), mentre non ci è piaciuto molto il comportamento delle sospensioni posteriori poiché, in caso di asperità dell’asfalto od ostacoli, il retrotreno diventa leggermente instabile.

L’interno è spazioso e accogliente e anche il bagagliaio ha una buona capacità di carico (295-1060 dm3). Sulla plancia spicca il Pioneer Multimedia System (con display touchscreen 6.1”, navigatore satellitare con mappe di 45 Paesi europei, radio CD/DVD con ingressi AUX/USB, sistema bluetooth), i cui comandi a dire il vero ci sono parsi poco immediati. Inoltre, almeno su questa versione attenta alla tecnologia, si nota la mancanza di alcuni dispositivi cui siamo ormai abituati, come gli alzacristalli elettrici posteriori o una lampada sul tetto in corrispondenza della plancia (c’è soltanto in mezzo al tetto e la possono comandare anche i passeggeri posteriori).

La Hyundai i20 1.1 CRDi Sound Edition 5P, con di serie 6 airbag, ESP e clima, fendinebbia con luci diurne a LED costa 14.975,00 euro. Vi sembra troppo? Si può sempre optare per la più economica 1.2 benzina 85 cv 3 porte da 11.600.

Se invece preferite il top di gamma, dovrete sborsare 17.025 euro per la versione 1.4 Diesel Comfort da 100 cv.
Disponibili anche cambio automatico e GPL.

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