Che giro di affari è in grado di generare il Motomondiale e, in particolar modo, la MotoGP? Può la massima serie delle due ruote reggere il confronto economico con un colosso come la Formula 1? A giudicare da quanto fatto trapelare da Dorna, la società di Carmelo Ezpeleta che dirige e governa il più importante campionato dedicato alle moto, il paragone è impietoso. Lo scorso anno ha messo in evidenza una decrescita dell'appeal di tutto il movimento, con autodromi sempre più vuoti, specialmente nei giorni in cui non si corrono le gare. Inoltre, l'assenza di personalità di spicco e punti di riferimento, come è stato per decenni Valentino Rossi, oltre a una mancanza di alcune rivalità dure e crude ai piani alti della MotoGP sta portando il pubblico e gli sponsor ad allontarsi maggiormente dal Motomondiale. Tuttavia, è doveroso analizzare i dati offerti in modo più esplicativo e preciso.
Il ruolo degli Indipendent Team
Dorna ha reso noto il contributo che riesce a fornire agli Indipendent Team, le squadre satellite di quelle ufficiali. Secondo la fonte tedesca Speedweek, la società iberica che dirige il Motomondiale è in grado di sovvenzionare i team non ufficiali (Gresini Racing, Mooney VR46, Tech3, LCR, Pramac e RNF) con un contributo che si aggira intorno ai 6,5 e i 7 milioni di euro a stagione per squadra. L'accordo in questione è stato siglato nel 2021 e ha una durata di cinque anni, infatti nel 2026 ne dovrà essere generato un altro.
Dorna tramite questo contratto offre delle garanzie di stabilità tecnica a tutte gli Indipendent Team, facendosi ulteriore carico dei costi per le forniture dei pneumatici Michelin e delle centraline ECU standard. Per quanto riguarda i punti dell'accordo che riguardano le squadre, quest'ultime hanno sottoscritto la propria volontà di correre un massimo di 22 grand prix all’anno, nonostante la cancellazione del GP Finlandia lo scorso anno e del Kazakistan nel 2023. In compenso, è stato ridotto il numero dei test invernali, che non in ogni caso non danno vita a nessun tipo di introito in denaro, dato che sono a porte chiuse e senza dirette televisive. Un'ulteriore voce di questo accordo afferma che, se una Casa supporta un team con un canone di leasing pari a 2,2 milioni di euro, Dorna ricompensa il costruttore (Ducati, Aprilia, KTM, Yamaha e Honda) tramite un incentivo di un milione di euro per ogni moto garantita alla gestione di una struttura satellitare.
Quanto Dorna distribuisce al Motomondiale
Sommando alla MotoGP anche Moto2 e Moto3, la Dorna è in grado di fornire quasi 70 milioni di euro a Case e team iscritti al Motomondiale, con soldi che giungono principalmente dalla cessione dei diritti televisivi. Si parla di un ottimo business, ma niente in confronto a quanto Liberty Media è in grado di generare con la Formula 1. Il Circus distribuisce ai suoi 10 team presenti nel campionato quasi 1 miliardo di euro. Il motivo? Dei contratti altamente remunerativi e una forza di immagine drasticamente superiore.
Quanto guadagnano i piloti di MotoGP
Le cifre della stagione in corso non sono state ancora rese note, ma basandoci sul raffronto con il 2022 vediamo che al primo posto spicca l'otto volte campione del mondo Marc Marquez, con 14 milioni di euro a stagione, scortato dal centauro dell'Aprilia Maverick Vinales con 10 milioni di euro, mentre sul terzo gradino del podio si accomoda il francese della Yamaha Fabio Quartararo con 6 milioni. Joan Mir, vincitore di un titolo iridato con la Suzuki, è quarto con 6 milioni, mentre "Pecco" Bagnaia, attuale numero uno, si ferma a 4,5 milioni di euro.
Anche in questo caso, se venisse effettuato un paragone con i colleghi della F1, i rider della MotoGP non sarebbero in grado di reggere il confronto, nemmeno il "paperone" Marquez. Infatti, Max Verstappen ha un contratto con la Red Bull di 55 milioni di euro all'anno, mentre Lewis Hamilton recepisce dalla Mercedes ben 35 milioni di euro.
Non se la passa male nemmeno Charles Leclerc con 24 milioni a stagione per guidare la Ferrari, così come Lando Norris, pilota della McLaren, che ottiene dal team di Woking ben 20 milioni. In definitiva, la Formula 1 è un'autentica macchina da soldi rispetto al Motomondiale che viaggia su cifre molto più discrete.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.